I dati, aggiornati al 31 luglio 2019, sono stati presentati in occasione di una conferenza stampa dall’assessore regionale per la difesa dell’ambiente Gianni Lampis.
Nonostate il periodo estivo che vede la Sardegna aumentare notevolmente, soprattutto in aree di particolare interesse e vocazione turistica, il numero della propria popolazione, la massiccia campagna di sensibilizzazione a favore della raccolta differenziata ha sortito i suoi effetti positivi.
Vi sono aree dell’isola in cui la differenziazione dei rifiuti portata avanti dai cittadini ha raggiunto la percentuale del 90; un numero altissimo che fa della Sardegna una regione virtuosa in tema di eco-sostenibilità ambientale.
In particolare, ad essersi differenziati sono stati gli 11 comuni della Comunità montana Gennargentu-Mandrolisai: Aritzo, Austis, Belvì, Desulo, Gadoni, Teti eTonara, Atzara, Meana Sardo, Ortueri e Sorgono che nel 2015 già avevano svolto un ottimo lavoro in materia di raccolta differenziata attestandosi a 61,51%.
Anche il resto della Sardegna è degna di menzione, poichè sta differenziando il 65% dei propri rifiuti complessivi e conta di raggiungere il 70% entro il prossimo anno.
I sindaci della Comunità hanno dato la loro massima disponibilità a collaborare con la Regione “per raggiungere ancora migliori risultati, offrendo la nostra esperienza anche per un’ipotesi di progetto pilota da sperimentare in quelle zone dove ancora esistono difficoltà” – le loro parole riportate dall’Assessore Lampis che aggiunge: “La vera sfida sulle tematiche ambientali si svolge nella fase di formazione delle giovani generazioni, quindi Istituzioni e Scuola devono svolgere al meglio il proprio compito”.