Nella maggior parte dei casi, ottenete due metà di un verme…senza vita.
A volte, può accadere che la parte con la testa sopravviva, ma non si possono ricavare due vermi da uno.
LEGGENDE DA SFATARE
Alcune specie di vermi possono rigenerare dalle parti amputate, a seconda di quanti segmenti del corpo hanno perso, e altre si disfano della coda per sfuggire ai predatori, ma la parte senza testa morirà sempre e comunque, e così succederà alla testa, se non avrà con sé anche abbastanza corpo.
L’agonia delle parti amputate può andare avanti per ore ed essere così facilmente interpretata come “fermento” vitale.
L’idea che entrambi le parti diventino un verme pare sia nata per far zittare i bambini, dopo aver compiuto un “irreversibile” atto di vermicidio.
Peccato però che nessuno trovi il tempo di dire che le cose non vanno così, se non in età molto adulta (e non sempre).
Il nastro che c’è a un terzo della lunghezza del corpo di un verme non è la “giuntura” da cui cresce il verme nuovo.
Si chiama “clitellio” ed è il responsabile della secrezione del muco appiccicoso e chiaro che riveste il verme.
ECCETTO IL CASO DELLA PLANARIA
Un platelminte di acqua dolce, la planaria, ha una straordinaria capacità di rigenerazione quando danneggiato.
T.H.Morgan (1866-1945), genetista americano e premio Nobel, scoprì che un pezzo di planaria lungo 1/279 dell’originale poteva rigenerarsi in un individuo di dimensioni normali e che una planaria divisa in senso sagittale o trasversale si può rigenerare in due planarie distinte.