La microeconomia insegna: quando la domanda cala e l’offerta non subisce alterazioni di sorta, il prezzo è destinato a scendere.
E così è accaduto per il PETROLIO.
Dopo le ultime tragiche vicende che hanno colpito la CINA in primis ed il mondo intero di rimbalzo, speriamo leggero, a subire un brusco calo è stato, se non il numero dei contaminati, il prezzo del greggio.
Si è calcolato che il costo del petrolio è diminuito di almeno un buon 25%.
Una buona notizia nel marasma dilagante dei tragici accadimenti.
IL COSTO DEL CARBURANTE
Purtroppo, però, sebbene il petrolio sia arrivato a costare il 25% in meno rispetto a pochi giorni fa, la stessa cosa non si può dire dei carburanti che hanno subito solamente un leggero calo dei prezzi di circa l’1.6%.
IL CARBURANTE COSTA MENO NELLE REGIONI…
Uno sconto carburante che arriva a toccare il 2% lo si può avere nelle due regioni di UMBRIA E VALLE D’AOSTA.
IL CARBURANTE COSTA DI PIU’ NELLE REGIONI…
Il pieno costa di più, invece, in CAMPANIA, MOLISE E SICILIA regioni in cui l’abbassamento del prezzo del greggio si è fatto sentire con un piccolo ribasso pari all’1.3%.
QUALE MARCA DI CARBURANTE HA RISENTITO DI PIU’ DELLA DIMINUZIONE DEL PREZZO DEL GREGGIO?
Ecco la lista (fonte: altroconsumo)
AGIP ENI – 2.2%
TAMOIL – 1.7%
Q8 – 1.6%
ESSO – 1.4%
Api IP -1.3%
TOTAL ERG – 1.2%