Il Pil (prodotto Interno Lordo) dell’Albania ha registrato una crescita nel 2015 del 2,61%: lo evidenziano i dati diffusi dall’INSTAT (Istituto albanese delle statistiche), il quale ha pubblicato il rapporto sull’andamento dell’economia nel quarto trimestre dello scorso anno. Inizialmente il governo albanese aveva previsto un Pil al 3%. Ma lo scorso luglio le autorità hanno rivisto al ribasso le stime di crescita, con una riduzione di 0,3 punti percentuali, riducendoli poi di un ulteriore 0,1 punto percentuale nel programma macroeconomico 2016-2019, pubblicato lo scorso febbraio. Nel primo trimestre del 2015, il Pil nazionale si è attestato a 2,96 per cento, scendendo poi nel secondo trimestre a 2,24 per cento, per risalire a quota del 2,98 per cento nel terzo trimestre. Secondo gli ultimi dati pubblicati invece, nel quarto trimestre il Pil si sarebbe attestato a 2,15 per cento.
La maggiore crescita, nell’ultimo trimestre del 2015, è stata registrata dal settore edile, che per tre trimestri di seguito, si rivela il comparto che contribuisce di più sul tasso del Pil, con 1,54 punti percentuali. Di 0,71 punti percentuali il contributo del settore Commercio, ristorazione e trasporti, seguito da quello dell’Amministrazione pubblica, Educazione e sanità, il cui contributo è stato di 0,70 punti percentuali. Le Attività professionali e i servizi amministrativi hanno contribuito invece con +0,36, gli Altri servizi con +0,33 punti percentuali e l’Informazione e la Comunicazione con +0,22 punti percentuali. Di segno negativo invece il contributo del settore Immobiliare, -0,56 punti percentuali, dell’Industria, energia e acqua, -0,38 punti percentuali e l’Agricoltura con -0,37 punti percentuali.
Rispetto al quarto trimestre del 2014, ancora una volta il settore con la maggiore crescita risulta essere l’Edilizia, con + 12,75%. Al secondo posto l’attività del gruppo Informazione e comunicazione, +7,60 per cento, seguito dal gruppo Attività professionali e servizi amministrativi, con 6,25 per cento e dal gruppo Amministrazione pubblica, Educazione e sanità, + 6,18 per cento, mentre il gruppo Commercio, ristorazione e trasporti è cresciuto del 4,37 per cento. Il maggiore calo invece è stato registrato dal settore Immobiliare, sceso dell’8,21%, il settore Industria ed energia invece ha avuto una contrazione del 2,94%, influenzato dal forte calo dell’industria di estrazione (petrolio e minerali) e dell’Energia elettrica, scese rispettivamente del 18,03% e 10,11%. In calo dell’1,94% anche il settore agricolo.
Per il 2016 le autorità albanesi prevedono un tasso di crescita attorno al 3,4%. La Banca mondiale invece, nel ultimo rapporto sull’Albania pubblicato nei giorni scorsi, ha rivisto al ribasso le stime sull’andamento dell’economia del paese, prevedendo una contrazione di 0,2 punti percentuali, causata dal rallentamento delle esportazioni albanesi. Secondo la Banca mondiale la crescita dell’economia albanese nel 2016 “sarà sostenuta principalmente dai notevoli investimenti diretti esteri in grandi progetti infrastrutturali”, tra cui un’importante centrale idroelettrica nel sud del paese e il gasdotto Trans Adriatic Pipeline. Mentre “la prospettiva a medio termine dipenderà dal ritmo e dall’incisività delle altre riforme strutturali nel settore dell’energia e quello finanziario e dal miglioramento della gestione degli investimenti pubblici nel settore dell’infrastruttura”, ha osservato la Banca mondiale.
