In questi giorni, lui come molti altri, sta vivendo una condizione al limite dell’umano immaginabile.
In quella zona limbica che separa ciò che è noto, la vita, da quanto non ci sia lecito conoscere, se non quando l’avremo definitivamente salutata, la morte, si trova un “personaggio” molto noto agli sportivi tutti, ma anche alle persone che dello sport sanno ben poco.
Si chiama ALEX ZANARDI.
La sua storia la conosciamo e lungi da noi riproporla; non ci interessa fare notizia ponendo l’accento sul pathos accattivante o su una cronaca tanto spicciola quanto trascurabile.
Vorremmo, però, farvi ascoltare un capolavoro, di due maestri ROBERTO VECCHIONI e FRANCESCO GUCCINI, a cui tempo fa avevano dato vita per lui.
E noi la dedichiamo a tutti coloro i quali questa vita ancora non hanno imparato ad amarla, così com’è.