24.3 C
Roma
lunedì, Maggio 13, 2024
No menu items!
Home ATTUALITA' Vaticano al lavoro per riallacciare il filo del dialogo tra Mosca e...

Vaticano al lavoro per riallacciare il filo del dialogo tra Mosca e Kiev

- Annuncio pubblicitario -
- Annuncio pubblicitario -

CITTA’ DEL VATICANO – La Santa Sede continua a lavorare sottotraccia per arrivare ad un cessate il fuoco in Ucraina, lo fa con la sua rete diplomatica che sta provando a battere ogni strada al fine di mettere allo stesso tavolo le parti in causa. Al dossier sta lavorando in prima persona il segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, attraverso il coinvolgimento dei rappresentanti diplomatici e politici, di ogni livello, dei tre Paesi principalmente coinvolti. Gli incontri delle settimane scorse, del Santo Padre con gli ambasciatori di Russia, Ucraina e Stati Uniti, d’altra parte, vanno letti proprio in quest’ottica. Così come è palese che Papa Francesco abbia sempre evitato accuse dirette al presidente russo Vladimir Putin, pur rimarcando la distinzione tra aggressori e aggrediti. Un modo per non provocare rotture definitive, che Bergoglio vuole assolutamente evitare.

Il cardinale Pietro Parolin

La consacrazione della Russia al Cuore immacolato di Maria, del 25 marzo scorso, rientra proprio nella volontà del Santo Padre di evitare un allargamento del conflitto, decisione presa sulla scorta di quanto è contenuto nel segreto di Fatima, con un’esplicita richiesta che la Madonna affidò ai pastorelli: “Verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio cuore immacolato e la comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il mio cuore immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace”.

Le apparizioni risalgono al 1917, durante la Prima guerra mondiale. Maria predice il secondo conflitto, prima di parlare “degli errori della Russia”. Una consacrazione che in passato era stata voluta anche da Pio XII nel 1942 e da Paolo VI nel 1964, ma è la prima volta che un Pontefice affida la Russia al cuore della Vergine, in comunione con tutti i vescovi del mondo. La consacrazione di Bergoglio è altamente significativa della forte preoccupazione che pervade il Papa, tanto che la notizia di un possibile incontro con il Patriarca della Chiesa ortodossa russa Kirill, nel corso del viaggio pastorale che Bergoglio compirà a giugno in Medio Oriente, è la riprova di quanto la Santa Sede stia facendo ogni sforzo diplomatico per instaurare un canale diretto con il Cremlino. Secondo fonti vaticane però “l’incontro difficilmente si farà” e la motivazione è proprio nell’impossibilità di Kirill di prendere impegni per conto di Putin. La Chiesa ortodossa russa, come è noto, è legata a doppio filo con il governo di Mosca e la sua linea è fortemente condizionata dalla politica.

Papa Francesco

Incontrare Francesco significherebbe dover parlare a nome del leader del Cremlino e per ora non sembra ci possa essere questa possibilità. Anche perché l’unico tema sul tavolo sarebbe la pace: “La Chiesa non deve usare la lingua della politica ma il linguaggio di Gesù”, le parole di Francesco nel corso della telefonata con il Patriarca di Mosca del 16 marzo scorso. Dunque, senza un via libera di Putin, l’incontro difficilmente avverrà. Secondo fonti della Segreteria di Stato il Papa preferirebbe, in una prima fase, un riavvicinamento di Russia e Ucraina, attraverso l’opera di ‘raffreddamento’ dei rispettivi rappresentanti diplomatici, al fine di giungere ad un cessate il fuoco e ad un equilibrio, seppur precario, nell’area. Solo in secondo momento si potrebbe giungere ad un ‘tavolo a tre’, con il coinvolgimento degli Stati Uniti, mediato eventualmente da Europa e Cina.

- Annuncio pubblicitario -
- Annuncio pubblicitario -
- Annuncio pubblicitario -
- Annuncio pubblicitario -
- Annuncio pubblicitario -

ultimi articoli

Europarlamento, stop ad auto diesel e benzina dal 2035

STRASBURGO - L'Europarlamento ha avallato la proposta della Commissione europea di terminare le vendite di auto nuove a benzina e diesel nel 2035. L'emendamento...

Concorso canoro “Voglia di cantare”

Scarica qui il regolamento e il modulo di adesione. Gara Karaoke THE 1 ONE

Rama: “Open Balkan più importante con guerra in Ucraina”

TIRANA - La guerra in Ucraina rende l’iniziativa Open Balkan “più importante” nel contesto internazionale e regionale. Lo ha detto il premier albanese, Edi...

Berisha si allea con Meta per battere Rama

TIRANA - L'ex presidente e leader del Partito democratico albanese, Sali Berisha, e il presidente uscente del Paese, Ilir Meta, intendono creare un fronte...
- Annuncio pubblicitario -