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LA MINISTRA DELLA FAMIGLIA E DELLE PARI OPPORTUNITA’ VUOLE CHIEDERE LA RIAPERTURA DEI CENTRI ESTIVI 0-6 ANNI

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L’estate dei più piccoli è ancora un grande punto interrogativo per famiglie e Governo.

Due sono i dati “certi”: la scuola non riaprirà fino al mese di settembre e le vacanze al mare coi genitori ci saranno, ma avranno un sapore decisamente diverso, se pur ancora non noto.

Nel frattempo, però, i genitori torneranno a lavorare e loro, i bambini che faranno?

In questo articolo di repubblica.it, ne parla la MINISTRA DELLA FAMIGLIA E DELLE PARI OPPORTUNITA’, BONETTI.

Leggiamo cosa ha in mente.

“Bonetti: “Estendere il congedo parentale di altri 15 giorni. Chiederò riapertura dei centri estivi per i piccoli”

La ministra della Famiglia e delle Pari opportunità: “Le famiglie sono la vera rete di sicurezza per il Paese. Per il prossimo decreto ho proposto un assegno per tutti i figli”. Il Pd chiede un piano-bambini, per non lasciare sole donne e famiglie

“La mia richiesta è quella di estendere per almeno altri 15 giorni il congedo parentale a prescindere dalla riapertura delle scuole”. Lo ha detto la ministra della Famiglia, Elena Bonetti (Italia Viva), a SkyTg24. E aggiunge: “E’ mia intenzione avanzare la richiesta di riapertura delle scuole 0-6 anni in estate per organizzare attività in piccoli gruppi. Su questo investiremo almeno 35 milioni per costruire una rete organizzata. C’è bisogno di un luogo per i bambini anche a sostegno delle famiglie”.

Intanto il Pd avanza la richiesta di un piano-bambini per non lasciare sole donne e famiglie: “In tante e tanti si stanno interrogando su come ripensare servizi e luoghi essenziali del nostro welfare – scrivono i democratici in una nota – Come la ripartenza coinvolgerà i più piccoli, ad esempio, è una questione che riguarda noi tutti, che non può essere lasciata solo sulle spalle delle donne e delle famiglie. Va bene prorogare le misure di sostegno già in essere, ma ci serve un vero e proprio piano per le bambine e i bambini, una grande alleanza tra famiglie, mondo educativo, sportivo, terzo settore, enti locali”.

“Ci sono tre linee di azione sulle quali io personalmente come ministro sto lavorando”, presegue la responsabile delle Pari Opportunità. “La prima – spiega – è che se si apre il mondo del lavoro bisogna rinforzare lo strumento dei congedi parentali, che abbiamo già introdotto in modo straordinario nella prima fase della gestione dell’emergenza ma che ovviamente va esteso”. “Secondo strumento fondamentale – aggiunge – è quello della ricostruzione della rete educativa e comunità educante fatta di enti locali, terzo settore, associazioni e tutta la realtà dell’educazione dell’infanzia dello 0-6, che si deve ricostruire e riattivare in modo riorganizzato e nuovo ma che deve esserci a sostegno delle famiglie e anche per rispondere al diritto all’educazione che hanno i bambini”.

“Terzo elemento – conclude – è il sostegno economico fattivo alle famiglie, non un una tantum ma una misura, che per quanto possa essere straordinari perché è per l’anno 2020, possa avere una dimensione di stabilità, cioè un assegno mensile per i figli. Credo che siano tre direzioni fondamentali sulle quali sia necessario iniziare a prendere decisioni forti e chiare”.

Per questo la ministra sul tavolo per il prossimo decreto ha messo la proposta di un assegno mensile su tutti i figli, come scrive anche su Facebook: “Sono le famiglia la vera rete di sicurezza del Paese, e in questi giorni di incertezza ce lo hanno dimostrato. All’incertezza la politica deve però rispondere dando stabilità e la possibilità di pensarsi nel futuro. Non servono misure spot a chi vuol portare avanti un progetto di vita, e le famiglie sono questo. Sul tavolo per il prossimo decreto ho messo perciò la proposta di un assegno mensile per tutti i figli – ricorda – Come governo abbiamo tutti detto più volte che la priorità sono le famiglie, adesso è il momento di dimostrarlo agli italiani”.

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