E non ci riferiamo al cereale, che comunque è portatore sano di bontà genuina, ma “…dell’espressione più o meno intensa e sonora di ilarità ed euforia caratterizzata da una modificazione del ritmo respiratorio e della mimica del volto per lo stiramento delle labbra e la costrizione degli occhi…”.
Sebbene i latini fossero soliti ripetere che “il riso abbonda sulla bocca degli stolti”, si tratta dell’espressione umana considerata come la forma più “elevata” di medicina.
Se il riso è parte integrante della nostra personalità, siamo circondati da amici , godiamo di buona salute e viviamo più a lungo.
Quando ridiamo, tutti i nostri organi ne sono influenzati in modo positivo.
Il respiro accelera, il che stimola diaframma, collo, stomaco, viso e spalle.
Il riso aumenta il livello di ossigeno del sangue, che non solo favorisce la guarigione di eventuali disturbi e migliora la circolazione, ma dilata i vasi in prossimità della superficie cutanea. Questo il motivo per cui arrossiamo quando ridiamo.
Il riso, inoltre, può abbassare la frequenza cardiaca, dilatare le arterie, stimolare l’appetito e di converso bruciare calorie.
Il neurologo Henri Rubenstein ha scoperto che un minuto di riso genera 45 minuti di rilassamento e il professor William Fry della Stanford University ha evidenziato che cento risate equivalgono ad un’attività aerobica come dieci minuti di vogatore.
Ecco perché il riso fa bene.
“Quanto più invecchiamo tanto più seri diventiamo nei confronti della vita. Un adulto ride in media quindici volte al giorno, un bambino in età prescolare, in media quattrocento”.