Istat. Pubblicati i dati relativi al primo trimestre dell’anno.
Analizziamoli.
Rispetto allo scorso anno, si registra un forte incremento, pari al 24,3%, del numero di uomini che sono rimasti a casa, dedicandosi alle quotidiane faccende domestiche.
Il numero ha toccato quota 100.000, nella fascia di età compresa tra i 15 ed i 64 anni.
Le donne in casa, al contrario, sono in discesa dell’1,6% arrivando al numero (tradizionlmente ben maggiore) di 4.187 milioni.
Nel 2007 le casalinghe “rosa” erano il 17,5% in più.
Colpa della crisi?
Probabilmente sì.
Gli uomini hanno difficoltà a trovare lavoro e le donne, al contrario, hanno più possibilità di essere impegnate in impieghi un tempo esclusivo appannaggio di “forze lavoro importate” soprattutto dai paesi extra Ue.
Si è stimato che, se coloro i quali si dedicano alle “sole faccende domestiche” ricevessero un compenso per il costante e quotiano lavoro svolto, sarebbe pari a 3.000 euro.