Uno studio pubblicato su “Nature Communications” ci spiega come le formiche siano in grado di organizzarsi per trasportare carichi molto più pesanti di ogni singolo individuo, e per sollevare e trasportare pesi “esagerati” mettendo in campo lavoro di gruppo e iniziativa individuale: due “elementi essenziali per un perfetto equilibrio”
Il fisico del Weizmann Institute of Science in Israele, Ofer Feinerman, ha osservato e analizzato le abilità di trasporto delle Paratrechina longicornis, formiche tropicali e subtropicali conosciute anche come “formiche pazze” per il loro modo apparentemente disordinata, di muoversi. Questi insetti sono stati ripresi mentre trasportavano carichi di diversa portata, dai cereali per la colazione ad anelli in silicone di 8 o 16 cm di diametro – a fronte dei 2-3 mm delle formiche.
Secondo Feinerman, il 90% delle volte questi insetti si muovono “seguendo il flusso”, cioè spingono o tirano nella stessa direzione del resto del gruppo. Ma nel 10% dei casi si comportano seguendo il proprio istinto: un’iniziativa che invece creare caos nella squadra, si rivela vantaggioso.
Se gran parte di questi insetti si preoccupano del grosso del peso, senza badare alla direzione, alcune formiche adempiono al ruolo di guida, stabilendo la strada da prendere. Ma coloro che comandano non sono fissi né prestabiliti: ogni volta che una nuova formica maggiormente informata si aggiunge al gruppo, non ha bisogno di comunicare la propria presenza. E’ sufficiente che strattoni nella giusta direzione l’intero gruppo perchè inizi a seguirla. Dopo 10-20 secondi, cede il comando ad un’altra formica con informazioni più aggiornate.
Questo metodo funziona meglio per quegli oggetti che si possono facilmente introdurre nell’ingresso di un formicaio, cioè quelli di media dimensione, larghi circa 1 cm. Quando il carico è invece molto più grosso, e il numero di formiche necessarie al trasporto, più elevato, gli insetti sentono più urgente bisogno di adattamento. Diminuisce l’iniziativa individuale, e l’oggetto viene spostato su rotte dritte e lineari per evitare il più possibile, la necessità di dover aggirare degli ostacoli.