L’imprenditore italiano Francesco Becchetti è stato fermato a Londra dopo l’ordine di cattura internazionale emesso dalle autorità albanesi. Secondo fonti ufficiali Becchetti dovrebbe essere estradato entro il 7 dicembre prossimo in Albania, dove viene accusato di “concorso in falso di documentazione” ed “evasione fiscale”. Risulta avere il controllo di almeno 5 società in Albania, fra le quali anche ll’emittente televisiva albanese “Agon Channel” e, con lo stesso nome, anche “Agon Channel” prima tv italiana delocalizzata nel territorio albanese e che trasmette in Italia sul canale 33 del digitale terrestre. Ormai, la parte riconducibile a Becchetti di queste società, è in mano all’Agenzia per l’amministrazione dei patrimoni sequestrati, per quanto riguarda invece l’emmittente televisiva risulta oscurata da alcune settimane.
Secondo la procura albanese risulterebbe che mediante transazioni finanziarie tra le sue società in Albania Becchetti avrebbe ideato “un grande schema di riciclaggio”.
Un secondo ordine di arresto è stato emesso anche per Mauro de Renzis, suo collaboratore. Sono stati emessi anche provvedimenti cautelare nei riguardi di Erjona Troplini, socia albanese di Becchetti ed ex direttrice della banca Pranvera Gjika, che avrebbe acconsentito all’imprenditore italiano di compiere “transazioni illecite”.
Sotto accusa è finita anche Liliana Condomitti, madre di Becchetti e intestataria della società albanese Energji, che gli inquirenti asseriscono sia stata utilizzata dal figlio per coprire i suoi illeciti finanziari.
In diverse interviste Becchetti a però respinto le accuse, dichiarando che tutto ciò sia solo un attacco politico per la posizione critica presa più volte dalla sua emittente Agon Channel nei confronti del governo. Bisogna però dire che Agon Channel, sul mercato mediatico albanese a registrato poco meno dell’1%. Il primo ministro albanese Edi Rama ha invece riferito che l’inchiesta nei confronti di Becchetti è stata messa in moto in collaborazione con le autorità italiane. L’imprenditore italiano aveva anche ottenuto verso la fine degli anni ’90 una concessione per la costruzione, nel sud dell’Albania, di una centrale idroelettrica che non ha mai terminato. Sempre secondo la procura, Becchetti si sarebbe avvalso, fra il 2007 el 2013, “in modo illecito di milioni di euro investiti poi nelle altre società in Albania e depositati anche nei loro conti bancari”. Gli inquirenti hanno inoltre precisato che avrebbe anche evaso circa 5 milioni di euro di mancato versamento dell’imposta sui reditti. Dal sequestro dei suoi conti bancari sono stati però recuperati solo poco più di centomila euro.
