Un gruppo di 14 Ibis Eremita hanno effettuato un volo da Salisburgo all’oasi Wwf di Orbetello in una migrazione pilotata dall’uomo con due aerei ultraleggeri che hanno fatto le veci di “genitori adottivi”, mostrando e insegnado ai volatili la rotta da seguire. Il viaggio ha avuto la durata di due settimana e sono stati percorsi ben 800 chilometri.
Sono state eseguite diverse migrazioni guidate dall’uomo, con lo scopo di insegnare agli Ibis nati e cresciuti in allevamento, la rotta migratoria dai luoghi di riproduzione alle aree di svernamento dell’oasi di Orbetello. Tutto questo fa parte di un progetto dell’Unione europea atto a reintrodurre questa specie ormai estinta nell’Europa centrale.
Prima che la pressione venatoria lo estinguesse, l’Ibis Eremita era infatti presente in gran parte dell’Europa centrale. Il tipico habitat di alimentazione di questi uccelli è rappresentato da prati erbosi e dai campi coltivati, mentre l’’habitat riproduttivo è rappresentato da ripide pareti rocciose con nicchie per stare alriparo da cattive condizioni meteorologiche e dai predatori.
L’Ibis eremita, come specie migratrice, eccetto che per un unico soggetto sopravvissuto in Medio Oriente, è considerata ormai estinta. Tuttavia le popolazioni in cattività sono in crescita e i piccoli di tali soggetti rappresentano le basi per l’attuazione di questi progetti di conservazione e reintroduzione in natura.