E’ finita decisamente un’epoca e di quelle belle.
Avete presente i piccoli teatri di paese o anche nei quartieri delle grandi città?
Quelle micro sale, con poltrone di velluto rosso, segnate dal tempo e “impreziosite” dalla polvere degli anni passati a regalarci gioie, tanto semplici quanto vere?
Quegli ambienti, bui e paludati, che tanto hanno fatto sognare molti di noi che hanno avuto la fortuna di passarci qualche meravigliosa ora della loro vita?
Ebbene, il coronavirus ha ucciso anche loro.
Abbiamo letto che questo sarà il futuro del teatro nel mondo:
Coronavirus, a teatro posti tagliati e distanziati. Il futuro possibile solo per le sale più grandi
Posti tagliati per ottenere il distanziamento sociale, singoli o al massimo doppi (per le coppie di coniugi o conviventi). Il futuro prossimo del teatro, ai tempi dell’emergenza coronavirus, appare questo, senza altre possibilità. Una necessità che però rischia di travolgere i teatri più piccoli.
Questa foto, scattata dal fotografo italiano Mauro Conti e poi diffusa sui social, arriva dalla Germania: siamo al Berliner Ensemble, enorme teatro della capitale tedesca. Qui, per rispettare tutti i protocolli di sicurezza, sono stati tagliati i posti in modo da ottenere solo il distanziamento tra gli spettatori, ma anche spazi da percorrere senza il rischio di far ‘incrociare’ e venire a contatto gli utenti dei teatri.
Di fronte ad una platea estremamente ridotta, l’unica soluzione per limitare le perdite appare quella di aumentare le repliche degli spettacoli. Un’opzione di per sé difficile e possibile solo per i grandi teatri: in quelli a capienza ridotta, infatti, tagliare i posti rischia di portare alla chiusura.
(da. leggo.it)