Sia la maggioranza di centrosinistra del premier Edi Rama che l’opposizione di centrodestra guidata da Lulzim Basha hanno valutato in modo positivo valutato positivamente l’opinione definitiva della Commissione di Venezia, organo consultivo del Consiglio d’Europa, riguardo la riforma giudiziaria albanese. Nei giorni scorsi gli esperti della Commissione di Venezia hanno espresso il loro parere sul pacchetto di modifiche alla costituzione, volte a dare vita a una profonda e radicale riforma del sistema giudiziario. Il documento preso in esame riflette le precedenti raccomandazioni che la Commissione di Venezia aveva presentato lo scorso dicembre. “Le attuali proposte sono ragionevoli e compatibili con gli standard europei”, sostiene il parere, e la Commissione ne spera l’approvazione in aula “senza ulteriori ritardi”.
Per Fatmir Xhafaj, presidente socialista della commissione parlamentare ad hoc sulla riforma, “l’opinione della Commissione di Venezia in modo chiaro e senza equivoci ha riconfermato la positività della nostra iniziativa ed in modo definitivo si è detta a favore della struttura istituzionale, dei modelli e delle scelte tecniche proposte per le modifiche costituzionali”. La commissione ad hoc guidata da Xhafaj è impegnata da oltre 15 mesi alla realizzazione della riforma giudiziaria, coadivata da un folto gruppo di esperti locali ed internazionali. “L’intero processo e le procedure sono state valutate positivamente dalla Commissione di Venezia”, ha sottolineato Xhafaj. Da parte sua sembra essere soddisfatta anche l’opposizione, che aveva criticato il processo e ha inviato agli esperti di Venezia un documento a parte.
“Noi siamo incoraggiati dal fatto che le nostre preoccupazioni sul pericolo di un tentativo della maggioranza di porre sotto controllo le istituzioni giudiziarie, siano state sottolineate in ognuno dei paragrafi dal parere della Commissione di Venezia”, ha affermato Halimi. Ora però bisogna vedere se le dichiarazioni a favore del documento si trasformeranno in un processo che porti alla realizzazione delle raccomandazioni ed all’approvazione della riforma. “Spetta al governo ed alla maggioranza creare le condizioni per un dialogo politico che offra soluzioni a tutte le questioni sollevate dalla Commissione di Venezia”, ha ribadito ai media il parlamentare democratico Euard Halimi.
Uno dei punti più discussi è stato quello riguardante all’elezione da parte del parlamento di alcuni dei membri delle istituzioni giudiziarie del paese. Il pacchetto delle modifiche alla costituzione propone la votazione con i tre quinti dei seggi, mentre il centrodestra ha chiesto l’elezione con i due terzi, perché il centrosinistra al potere controlla già i tre quinti del parlamento. La Commissione di Venezia ribadisce che “ambedue le varianti sono legittime”, considerando però come più adatta un’elezione con i tre quinti dei seggi, ma dove venga garantito il coinvolgimento dell’opposizione, offrendo anche modelli differenti. La maggioranza si è impegnata a lavorare incollaborazione con l’opposizione “a condizione che l’istituzione dei nuovi organi non venga vista come una torta che andrebbe divisa a secondo del peso politico o dell’interesse del momento”, ha specificato Xhafaj.