Ci perdoni la mitica Mina per il remake della sua celeberrima canzone cantata dai bambini di tutto il mondo o quasi, ma non ci pareva modo migliore per intitolare questo articolo che parla giustappunto di una zebra a pois.
La zebra, si sa, è di colore bianco e nero, una combinazione che la natura ha “spalmato” sul manto in strisce regolari.
Da questa particolarità hanno preso il nome diversi elementi entrati a far parte della nostra vita quotidiana, che la richiamano nell’estetica, primo fra tutti le strisce di attraversamento pedonale, altrimenti dette “zebre”, appunto.
Da oggi, però, qualcosa è radicalmente cambiato.
Nella riserva faunistica del Masai Mara, in Kenya, è stato immortalato dalla guida faunistica Antony Tira, un esemplare di zebra a pois, battezzata -indovinate un po’ – Tira.
Secondo gli esperti che hanno rilevato come Tira abbia anche un manto straordinariamente più scuro dei suoi cugini fratelli cuccioli di zebra, oltre ai pois di una regolarità disarmante.
Si ipotizza che la zebra sia affetta da un disturbo genetico che influisce sul corretto funzionamento della melanina determinando una pigmentazione del manto del tutto anomala, sebbene simpatica.
A questo punto, non ci resta che sperare che l’esemplare venga custodito con gran cura per non cadere preda di cacciatori a cui una simile rarità non può che far gola.
A proposito: se la zebra a pois esiste davvero, che ne facciamo delle strisce pedonali?
Ci perdoni la mitica Mina per il remake della sua celeberrima canzone cantata dai bambini di tutto il mondo o quasi, ma non ci pareva modo migliore per intitolare questo articolo che parla giustappunto di una zebra a pois.
La zebra, si sa, è di colore bianco e nero, una combinazione che la natura ha “spalmato” sul manto in strisce regolari.
Da questa particolarità hanno preso il nome diversi elementi entrati a far parte della nostra vita quotidiana, che la richiamano nell’estetica, primo fra tutti le strisce di attraversamento pedonale, altrimenti dette “zebre”, appunto.
Da oggi, però, qualcosa è radicalmente cambiato.
Nella riserva faunistica del Masai Mara, in Kenya, è stato immortalato dalla guida faunistica Antony Tira, un esemplare di zebra a pois, battezzata -indovinate un po’ – Tira.
Secondo gli esperti che hanno rilevato come Tira abbia anche un manto straordinariamente più scuro dei suoi cugini fratelli cuccioli di zebra, oltre ai pois di una regolarità disarmante.
Si ipotizza che la zebra sia affetta da un disturbo genetico che influisce sul corretto funzionamento della melanina determinando una pigmentazione del manto del tutto anomala, sebbene simpatica.
A questo punto, non ci resta che sperare che l’esemplare venga custodito con gran cura per non cadere preda di cacciatori a cui una simile rarità non può che far gola.
A proposito: se la zebra a pois esiste davvero, che ne facciamo delle strisce pedonali?