Chi non ha provato quell’antipatico “disagio” provocato da un singhiozzo – causato da chissà cosa – che ci ha colpito inaspettatamente, senza dare segni di volersene andare via?
Una vera “noia”, tanto per usare una espressione gentile.
Come rimediare al singhiozzo? Breve excursus tra storici miti e leggende metropolitane
Leggende si susseguono, dalla notte dei tempi, sui metodi – più o meno – scientificamente dimostrati per porre fine al singhiozzo.
C’è chi sostiene che sia sufficiente trattenere il respiro per almeno 10 secondi, tra costoro anche Ippocrate oltre 2000 anni or sono.
Qualcun altro ritiene che la soluzione al singhiozzo sia quella di bere acqua a grandi sorsi.
E chi non ha sentito parlare del super rimedio anti-singhiozzo che consiste nel puntare le unghie del dito indice in un particolare punto del padiglione auricolare?
Interessanti teorie, che quasi sempre non si rivelano altrettanto nella pratica e così accade che il singhiozzo non passa.
Ma cosa è il singhiozzo?
Abbiamo fatto unna breve ricerca on line (niente di più facile al giorno d’oggi) trovando che “Il singhiozzo è un fenomeno dovuto a contrazioni ripetute e involontarie del diaframma, il muscolo che si contrae durante l’inspirazione e si distende durante l’espirazione. La causa scatenante è l’irritazione del nervo frenico, che ha il compito proprio di controllare le contrazioni del diaframma. Se il nervo frenico viene irritato in un punto qualsiasi, può scatenarsi il singhiozzo. Il tipico suono “hic”, che si ripete in modo ritmico e continuo per vari minuti, è dovuto al fatto che ogni contrazione del diaframma si conclude con una brusca chiusura della glottide, la valvola che separa l’apparato respiratorio da quello digerente. Oltre al nervo frenico, il singhiozzo coinvolge anche alcune parti del sistema nervoso: i centri che controllano la respirazione e l’ipotalamo, una parte del cervello non controllabile dalla volontà. Questo è il motivo per cui il singhiozzo si manifesta all’improvviso”. (humanitas.it)
Ma non ci siamo fermati qua.
Alla ricerca di un rimedio efficace anti-singhiozzo, abbiamo chiesto aiuto a colei che tutto conosce per empirica esperienza consolidata negli anni: la nonna.
A lei abbiamo chiesto: “cosa fare in caso di un attacco improvviso di singhiozzo?”
E la risposta non ha tardato a giungere.
Prendete carta e penna e scrivete.
Fate macerare 160 gr di semi di finocchio e 60 gr di semi di anice per una decina di giorni in 1 litro di vino bianco o marsala.
Filtratelo e prendetene 1 cucchiaio prima dei pasti principali.
QUESTO RIMEDIO VI AIUTERA’ A PREVENIRE IL SINGHIOZZO.
Per fare passare un singhiozzo insistente, invece…
Preparate uno sciroppo facendo bollire 50 gr di semi di finocchio, schiacciati, in mezzo litro di acqua per 5 minuti.
Colate ed aggiungete 500 gr di zucchero, mentre il liquido è ancora caldo.
Consumatelo all’occorrenza in abbondanti cucchiai.
Prima di lasciarvi, vi comunichiamo che la nonna ritiene questo preparato anche molto utile in caso di ANEMIA e in tutti quei casi di MANCANZA DI ENERGIA GENERALE.
