Lo avreste mai detto?
Noi, certamente, difficilmente lo avremmo scritto, se non perché trattasi di una dato scientificamente acquisito da un gruppo di ricercatori statunitensi e pubblicato sulla rivista AMERICAN DEMOGRAPHICS.
Ebbene, pare che esista una correlazione molto stretta tra intelligenza e numero di rapporti sessuali, che i matematici definirebbero, per puntualità di informazione, una “proporzionalità inversa”.
Cioè?
All’aumentare del QI diminuirebbe, secondo gli scienziati che hanno analizzato il comportamento sessuale di oltre 10.000 adulti, diversamente dotati (di intelligenza), la frequenza degli incontri bollenti sotto le lenzuola.
Gli intellettuali con specializzazioni post-laurea hanno una media di 52 rapporti l’anno, rispetto ai 62 dei laureati “semplici” e ai 69 di coloro i quali non hanno terminato gli studi, forse proprio perché in altre faccende affaccendati…
Ma non è finita qui.
Gli uomini che svolgono lavori da 40 ore la settimana fanno sesso 48 volte l’anno, diversamente dalle 82 volte di quanti lavorino 20 ore in più.
Gli amanti del jazz fanno sesso con una frequenza pari al 34% in più rispetto ai cultori della musica pop, mentre gli appassionati di musica classica scendono drasticamente, attestandosi su percentuali decisamente scarse.
Negli uomini il testosterone stimola l’ipotalamo dalle 5 alle 7 volte al giorno, in particolare all’alba, mentre la sera la concentrazione di questo ormone cala del 30%.