Se gli ultimi dati sull’editoria italiana sono incoraggianti http://www.ponteadriatico.it/article/view?id=744&lang=it, lo stesso non possiamo dire di quelli relativi al numero di lettori dal 2000 ad oggi.
Dopo una ascesa esponenziale che ha toccato il suo massimo nel 2010 con 47 lettori su 100 abitanti del bel paese, ci troviamo nella parte discendente della curva gaussiana che, nel 2016 ha toccato la percentuale del 40.6% come nel 2001, mantenendosi stabile ad oggi.
Quindi la parola chiave è stabilità.
Ed al suo interno la più ampia fetta di lettori è rappresentata dai giovani; il 54.5% dei lettori italiani ha un’età compresa tra i 15 ed i 17 anni.
E se il numero di lettori maschi tra i 25 ed i 34 anni è in aumento di oltre 4 punti percentuale, sono sempre le donne in testa alla classifica dei lettori, anzi lettrici, italiani più attivi.
Nel 2018 la percentuale delle donne appassionate alla lettura ha raggiunto il valore di 46.2, mentre quella degli uomini si è fermata al 34.7.
Un gap rilevante, se pensiamo che nel 1988 lo scarto donne/uomini era di soli 6 punti percentuali.
In assoluto a leggere di più in Italia sono le adolescenti di età compresa tra gli 11 ed i 19 anni (60 su 100 hanno letto almeno 1 libro l’anno).
Dopo i 55 anni, anche le donne…smettono di leggere, però…
(FONTE: ISTAT)