Di solito per questo piatto si usavano gli spaghetti ma, per quanto ricordo, la nonna se non c’erano gli spaghetti adoperava la pasta che aveva in casa, anche quella corta e, addirittura, la pasta minuta. Era un piatto che veniva cucinato spesso a bordo delle paranze dell’Argentario durante le giornate di pesca. In questo caso, quando non c’erano le acciughe fresche, si adoperavano gli altri pesci azzurri (sardine, sugarelli, acerti).
Personalmente preferisco gli spaghetti molto fini.
Ingredienti per 4 persone:
spaghetti 300 gr.,
acciughe fresche 250 gr.,
pomodori ben maturi 200 gr.,
vino bianco mezzo bicchiere, olio di frantoio (o extravergine),
prezzemolo, aglio, peperoncino e sale.
Fare insaporire le acciughe diliscate, private della testa e della coda e tritate, in un tegame con l’olio, due spicchi d’aglio tritati e una parte del prezzemolo. Versare il vino e appena sfumato, aggiungere i pomodori spezzettati e il peperoncino e portare il tutto a cottura aggiustando di sale.
Intanto, cuocete, al dente, gli spaghetti, scolateli e saltateli nella salsa, servendoli dopo averli cosparsi col rimanente prezzemolo.