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AVERE METÀ CERVELLO E UNA INTELLIGENZA OLTRE LA MEDIA. LA NATURA COMPENSA CIO’ DI CUI CI PRIVA

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Si chiama IDRANCEFALIA ed è una rarissima patologia di cui soffrono solo 9 persone al mondo.

Di cosa si tratta?

L’idrancefalia è una patologia innata a carico del cervello, che irreversibilmente subisce gravi complicazioni nelle sue normali fasi di sviluppo.

I neonati che ne sono colpiti sono privi dell’emisfero destro o sinistro o entrambi i cui “vuoti” vengono naturalmente riempiti da fluido cerebrospinale o altro liquido di natura cerebrale.

Quando si manifesta l’idrancefalia?

L’evidenza dell’affezione patologica non è manifesta per tutti i bambini nel medesimo periodo di vita.

In alcuni casi essa può portare alla morte dopo poche settimane, mentre in altri i suoi sintomi possono palesarsi con evidenza anche dopo qualche anno di vita, col venir meno di talune capacità normalmente già sviluppate in una determinata età, come il linguaggio.

Quali sono i sintomi dell’idrancefalia?

Tra i principali sintomi della patologia troviamo:

  • convulsioni
  • movimenti incontrollati
  • mancanza o ritardi nella crescita
  • problemi respiratori
  • problemi digestivi
  • difficoltà a regolare la temperatura corporea
  • problemi di vista

LA NATURA RIESCE PERO’ A COMPENSARE, COME NEL CASO DELLA RAGAZZA CHE VIVE NORMALMENTE CON META’ CERVELLO.

A riportarne la notizia è New Scientist.

Una ragazza, la cui identità non è stata rivelata, è nata priva dell’emisfero sinistro.

La patologia le è stata riconosciuta da quando aveva 7 mesi di vita, avendo i genitori notato in lei difficoltà in certi tipi di movimenti.

Risonanze magnetiche le hanno diagnosticato l’ IDRANCEFALIA e da allora la bambina è stata seguita da diversi team di ricercatori e medici che, pian piano, sono stati in grado di fare in modo che la parte presente del cervello riuscisse a compensare le funzionalità dell’emisfero mancante, come ad esempio il linguaggio.

E è così accaduto che la ragazza ad oggi presenta una capacità linguistica e di lettura, proprie dell’emisfero cerebrale di cui è priva, molto superiori alla norma e lo stesso dicasi dell’intelligenza.

La patologia le ha “lasciato” solo rare e sporadiche disfunzionalità nei movimenti.

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