L’uso eccessivo della mascherina anti-virus provoca, specie in estate e durante le attività fisiche, la formazione di “condensa”, terreno ideale per l’accumulo di sebo e sudore, a sua volta, alla base di molte patologie epidermiche come l’acne e la dermatite seborroica.
La condensa, effetto secondario del vapore acqueo prodotto con la respirazione, aumenta il livello di umidità della pelle (nella parte coperta) acutizzandone problematiche preesistenti o farne nascere di nuove.
A questo si aggiunge anche il contatto diretto e prolungato con il tessuto di cui la mascherina è fatta che può irritare la pelle del viso o addirittura scatenarne una reazione allergica, che si manifesta con arrossamento, irritazione, escoriazioni.
Come intervenire per “salvare” la pelle del viso sotto la mascherina?
IRRITAZIONI
Per contenere eventuali irritazioni è consigliabile ricorrere a cosmetici con formulazioni “lenitive” a base di aloe, calendula e avena.
ESCORIAZIONI
Nel caso in cui si presentino vere e proprie escoriazioni la parte interessata andrebbe trattata con una terapia più efficace (di tipo antibiotico) dopo aver chiesto il parere di un medico specialista.
REAZIONE ALLERGICA
E se infine, si fosse verificata una importante reazione allergica è – ovviamente – necessario utilizzare mascherine di altro materiale, meglio se di tipo naturale come il cotone.
PELLI SENSIBILI
Per le pelli più sensibili e delicate si consigliano mascherine in cotone di colore bianco, evitando i tessuti sintetici colorati o neri.
Altra cosa fondamentale e non trascurabile, come potrebbe accadere, è SANIFICARE IN MODO CORRETTO LA MASCHERINA.
Vediamo come.
Il metodo più efficace per sanificare le mascherine chirurgiche e i respiratori, per poterle riutilizzare in tutta sicurezza, è quello di lasciarle all’aria o in un sacchetto pulito per alcuni giorni o vaporizzarle con uno spray a base di alcool al 70%.
Additivi come candeggina o altri normalmente contenuti nei prodotti igienizzanti per il bucato potrebbero risultare particolarmente aggressivi e quindi irritanti per la pelle.
Lo stesso dicasi per le profumazioni degli ammorbidenti.
LA BEAUTY ROUTINE RIPARATRICE
Ogni volta che ci liberiamo della mascherina sarebbe opportuno lavare il viso con acqua e un prodotto delicato, preferibilmente a base di camomilla e calendula.
A fine giornata, inoltre, si consiglia di applicare una buona crema idratante, massaggiandola con leggeri movimenti circolari dal basso in alto.
Una volta la settimana, infine, è utile effettuare un trattamento esfoliante con prodotti poco aggressivi.
PER RIPARARE I TESSUTI DANNEGGIATI…si può ricorrere regolarmente alla maschera enzimatica , lenitiva ed idratante; una vera e propria “coccola” per la pelle del viso a base di vitamina C, che facilita la riparazione dei tessuti e ne previene l’arrossamento, e di vitamina E che riduce le screpolature, contrasta l’invecchiamento e la formazione dei radicali liberi.
IL TRATTAMENTO AD ULTRASUONI
Se la pelle è particolarmente delicata la pulizia del viso può essere effettuata regolarmente con gli ultrasuoni presso centri specializzati, che ne risolvono le patologie, arrecando grande sollievo senza controindicazioni.