TIRANA – Il parlamentare socialista Alqi Bllako ha presentato le sue dimissioni dopo che la Procura speciale anti corruzione ha chiesto al Parlamento l’autorizzazione all’arresto nell’ambito dello scandalo inceneritori. Il primo ministro albanese Edi Rama ha convocato una riunione urgente del governo dopo i nuovi mandati d’arresto spiccati dalla Procura speciale anti corruzione (Spak) nell’ambito del caso inceneritori. Il Partito socialista albanese ha in precedenza deciso di consentire alla Procura speciale anticorruzione di arrestare il parlamentare, Alqi Bllako, accusato di corruzione nel caso inceneritori. Il capo gruppo parlamentare socialista, Taulant Balla, ha commentato il mandato d’arresto parlando di una notizia non buona per un collega ma di “una prova che la riforma della giustizia sta funzionando”. Balla ha inoltre assicurato che il partito di governo non ostacolerà in alcun modo l’accertamento delle responsabilità nei confronti di Bllako.
La polizia albanese ha eseguito martedì un ordine della Procura nazionale anti corruzione (Spak) per 12 mandati d’arresto il relazione al caso degli inceneritori. Tra gli arrestati ci sarebbero alti funzionari e imprenditori legati agli abusi legati agli inceneritori nelle aree di Tirana e Fier. Nell’ambito dello scandalo inceneritori l’ex ministro dell’Ambiente albanese, Lefter Koka, è stato arrestato lo scorso dicembre per abusi nell’area di Elbasan. Koka avrebbe ricevuto 3,6 milioni di euro da due società per aggiudicarsi la gara d’appalto sugli inceneritori in quel comune. La Spak sta ora indagando su abusi similari nell’area della capitale Tirana ed a Fier