ROMA – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente russo, Vladimir Putin. Secondo quanto reso noto da Palazzo Chigi, la conversazione sarebbe durata circa un’ora. Il presidente del Consiglio ha ribadito la disponibilità del governo italiano a contribuire al processo di pace, in presenza di chiari segni di de-escalation da parte della Russia. Nel corso della telefonata, Draghi ha sottolineato l’importanza di stabilire quanto prima un cessate il fuoco, per proteggere la popolazione civile e sostenere lo sforzo negoziale. Il presidente russo ha informato il presidente del Consiglio italiano dell’andamento dei colloqui tra i rappresentanti di Russia e Ucraina, svoltisi ad Istanbul. Inoltre Putin ha fornito spiegazioni a Draghi anche in relazione alla decisione di passare al rublo nei pagamenti per le forniture di gas naturale ad alcuni Paesi, tra cui l’Italia. I due leader, secondo quanto riferisce Chigi, hanno concordato sull’opportunità di mantenersi in contatto.
Putin ha poi informato il cancelliere tedesco Olaf Scholz sulla decisione di Mosca. In base a quanto riferisce il Cremlino, la modifica della procedura di regolamento è stata introdotta poiché, secondo Mosca, “in violazione del diritto internazionale, le riserve valutarie della Banca di Russia sono state congelate dagli Stati membri dell’Ue”. Inoltre è stato osservato che la decisione adottata non dovrebbe comportare un deterioramento delle condizioni contrattuali per le società europee importatrici di gas russo. Le parti hanno poi convenuto che gli esperti dei due Paesi avrebbero discusso ulteriormente di questo problema.
Intanto, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha sentito l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota, secondo cui oggetto del colloquio è il “continuo sostegno all’Ucraina di fronte all’aggressione russa”. Il colloquio arriva dopo che ieri Biden e altri funzionari statunitensi hanno espresso estrema cautela sulle notizie secondo cui la Russia sta ridimensionando le sue operazioni militari vicino a Kiev, aggiungendo di aspettarsi “segnali più forti di de-escalation” prima di fare una valutazione delle intenzioni di Mosca. “Vedremo se faranno ciò che stanno annunciando”, ha affermato ieri Biden, sottolineando che nel frattempo gli Stati Uniti continueranno a “mantenere le sanzioni” e a “fornire all’esercito ucraino la capacità di difendersi“.