Il primo ministro Rama ha riferito nei giorni scorsi, dinnanzi al parlamento di aver chiesto all’FBI , “assistenza nell’inchiesta sul caso che coinvolge Cez”, la società ceca che aveva la gestione del sistema energetico in Albania fino al 2014. Cez aveva acquistato per 102 milioni di euro, il 74% delle quote di azioni. Ma nel 2013, il precedente governo, decise di interrompere il contratto “per mancato adempimento degli obblighi contrattuali”. Cez fece subito ricorso al tribunale d’arbitrato internazionale di Vienna. Successivamente, l’attuale governo guidato del premier Rama raggiunse un accordo, riacquistando per 95 milioni di euro le quote di azioni di Cez.
Per l’opposizione di centrodestra guidata da Lulzim Basha, però l’accordo avrebbe comportato “un danno di almeno di 500 milioni di euro”, l’ammontare dei debiti accumulati dal gruppo ceco nei confronti delle compagnie energetiche albanesi. L’opposizione ha chiesto un’indagine condotta da procuratori stranieri. Il primo ministro ha dichiarato, rivolgendosi ai parlamentari dell’opposizione “Saremmo felici qualora dovesse giungere una risposta positiva dall’Fbi, e saremmo contenti se a quest’iniziativa vi uniste pure voi”. A parere di Rama, l’inchiesta dovrebbe essere estesa su tutta la storia relativa a Cez, “dal momento della sigla del contratto, alle decisioni prese dall’Authority per l’energia a favore del gruppo ceco”.
Da parte sua Berisha ha continuato con le accuse nei confronti del governo, sostenendo che il caso Cez sarebbe un mega affare di corruzione. Berisha ha inoltre considerato le dichiarazioni di Rama, circa il coinvolgimento del’FBI un “bluff”. “Se il premier ci tiene tanto a un’indagine internazionale, voti la nostra proposta legge per affidare il caso a dei procuratori stranieri. Non possiamo essere noi a stabilire chi sarà, noi siamo qui per fare delle leggi”, ha sottolineato Berisha
IL PRIMO MINISTRO RAMA PER L’INCHIESTA CEZ CHIEDE IL SUPPORTO DELL’FBI
- Annuncio pubblicitario -
- Annuncio pubblicitario -
- Annuncio pubblicitario -