Quando la semplicità insegna.
Un ateniese vedendo Esopo che giocava alle noci in mezzo ad un gruppo di ragazzi, si fermò su due piedi e lo prese in giro, quasi fosse uno stolto.
Appena il vegliardo se ne accorse, lui, fatto più per deridere che per essere deriso, pose un arco allentato nel bel mezzo della via: “Ehi tu!” disse “sapientone, spiegami perché l’ho fatto”.
Accorse molta gente.
Quello si tormenta a lungo le meningi, ma non capisce il motivo della domanda così posta.
Alla fine, si arrende, allora il saggio, vincitore: “ben presto spezzerai l’arco, se lo avrai tenuto sempre teso, ma se lo metterai a riposo, te ne potrai servire quando vorrai”.
Così qualche svago si deve pur concedere allo spirito ogni tanto, perché tu torni poi più in grado di pensare.
“SIC LUSUS ANIMO DEBENT ALIQUANDO DARI, AD COGITANDUM MELIOR UT REDEAT TIBI”.
Pensiamo a Fedro e le sue noci, ogni tanto, e…divertiamoci giocando!