Dopo un intero anno passato a lavorare, finalmente si va in vacanza. Ma qualcosa non va come dovrebbe…
I più piccoli non stanno bene.
Mal di testa. Crisi di pianti. Disturbi gastro-intestinali. Insonnia, solo per citare i più comuni sintomi di una crisi “vacanziera” in pieno svolgimento.
Il pediatria Italo Farnetani, Libera università degli studi di Scienze umane e tecnologiche di Malta, spiega – in una intervista rilasciata ad Adnkronos – perchè avvenga una simile “catastrofe” nel momento meno opportuno.
“Cambiare ambiente, lasciare la propria casa, soprattutto per i bambini più piccoli può rappresentare un piccolo stress, causa di veri e propri sintomi che potrebbero simulare una malattia, ma che in realtà sono una risposta dell’organismo provocata dal cambiamento di ambiente. Perché i bambini, soprattutto quelli più piccoli sono abitudinari e hanno bisogno di alcuni punti di riferimento. Se li perdono avranno bisogno di un adattamento e in genere questi sintomi durano 5 giorni”.
Dunque, l’argomentazione del medico ha una sola ed inequivocabile soluzione: che la vacanza duri quanto più possibile e…dopo i primi giorni, il relax sarà assicurato (speriamo).