La società italiana Rendur4 e un consorzio formato da due società cinesi, la Zhejiang Haiteng Investment e la Bejing Dongrun Tongbao Technology, sono gli unici ad aver presentato un’offerta per la gara di appalto internazionale indetta dalle autorità albanesi per la gestione e la costruzione di una zona franca industriale a Spitelle, località situata a 6,6 chilometri di distanza dal porto di Durazzo e a 30 chilometri dall’aeroporto internazionale Madre Teresa di Tirana. La commissione incaricata alla verifica delle offerte non ha fornito dettagli circa la proposta italiana dicendo che “manca una generale descrizione che accompagni la documentazione”.
Il consorzio cinese invece a proposto di un investimento di 1,5 miliardi di dollari e presume di terminare tutte le fasi costruttive in 9 anni, prevde la costruzione di 140 impianti di industria leggera e fabbriche. L’offerta cinese prevede anche l’apertura di 90.000 posti di lavoro.
Entro trenta giorni la commissione incaricata alla valutazione dovrebbe decidere sull’offerta vincente. La zone franca industriale dovrebbe estendersi su una superficie di 500 ettari. E’ previsto anche, per chi svolgerà la propria attività al suo interno, una serie di agevolazioni fiscali. Pagheranno per i prime 5 anni di attività il 50% della tassa sul guadagno e saranno esentati dall’imposta sugli immobili, mentre per due su tre dipendenti assunti sarà lo Stato a pagare i contributi sanitari e sociali.