Una notizia che farà grande scalpore, non solo tra i perbenisti, speriamo.
La sintesi: masturbarsi in autobus non è reato se lo si fa in assenza di minori.
Il caso
Un migrante si masturba tranquillamente su un autobus nella tratta che da Trento conduce a Canazei.
Ripreso dai passeggeri indignati (per non scrivere di peggio), il soggetto viene sottoposto a processo e condannato in primo grado.
Verrà, poi, assolto.
Motivo?
Gli atti osceni sono stati depenalizzati e sostanzialmente non vi erano bambini a bordo, situazione necessaria per far scattare l’aggravante.
Bravo l’avvocato della difesa a giocare la carta, risultata vincente, secondo cui il migrante era intento a compiere “simili atti” non per finalità esibizionistiche, ma piuttosto per ragioni di tipo psicologico, tentando altresì di non farsi vedere.
Nel video, infatti, si vede come il “soggetto” cerchi di coprirsi.
A questo aggiungendo il fatto che nel mezzo pubblico non vi fossero bambini, ne deriva che … il reato non sussiste e la pena non c’è.