Una delle ultime fatiche del NAS, Nucleo Anti Sofisticazioni, dei Carabinieri si era proposta l’obiettivo di tracciare, qualità (tipologia) e quantità (concentrazione) dei composti di sintesi contenuti negli inchiostri per tatuaggi.
L’analisi di laboratorio, che ha lavorato su ben 100 campioni prelevati da 117 aziende di settore, ha rivelato risultati non ben auguranti.
Il 22% dei colori testati hanno evidenziato la presenza di sostanze non bio-compatibili in concentrazioni ben oltre quelle previste dalla specifica normativa di riferimento, che possono provocare sulla salute effetti molto dannosi, finanche il cancro.
Tra questi gli idrocarburi policiclilci aromatici (IPA) e le ammine aromatiche.
Conseguenza diretta ed immediata dei risultati di laboratorio è stato il divieto di vendita ed utilizzo degli inchiostri in oggetto, che sono stati richiamati dal commercio alla fonte, oltre all’obbligo di informare chi ne abbia fatto uso suoi potenziali rischi cui potrebbe incorrere.
Sarebbe sempre meglio prevenire, ma a mali estremi…