Lo stadio di Elbasan oggetto di imponenti lavori di riqualificazione si trova, suo malgrado, al centro di una aspra contesa.
Il punto focale della vicenza risiede nel nuovo nome che dovrebbe essergli attribuito, una volta completati per intero i lavori di costruzione del nuovo impianto di moderna progettazione.
Lo stadio, infatti, per decenni ha portato l’appellativo di Qemal Stafa, un veterano e martire di guerra.
Oggi, la Federazione di Calcio Albanese ha annunciato la ferma volontà di dare allo Stadio, totalmente rinnovato, anche un diverso nome per sancire una definitiva rottura col passato.
La dichiarazione non ha trovato unanime consenso.
Da una parte l’Organizzazione del Comitato Nazionale dei Veterani di Guerra che, a nome del suo segretario – Odise Porodini – fermamente si oppone al cambiamento del nome, minacciando reazioni forti, qualora questa volontà non venga rispettata.
Dall’altra, l’Associazione dei Prigionieri e dei Perseguitati politici che appoggia la nuova iniziativa della Federazione e suggerisce di ricercare il nuovo ispiratore tra le figure di spicco in ambito sportivo d’Albania.
Arena Nazionale è, per adesso, l’appellativo a cui risponde lo Stadio, in attesa di quello definitivo che è stato messo in vendita dalla Federazione di Calcio Albanese, per comprensibili ragioni di marketing.