TIRANA – Se il Consiglio europeo non concederà il via libera all’apertura dei negoziati di adesione con l’Albania e la Macedonia del Nord, entro la fine della presidenza di turno francese dell’Ue, Tirana cambierà rotta e chiederà apertamente lo scorporo da Skopje nel processo di integrazione. Lo ha detto il premier albanese, Edi Rama, nel corso di una conferenza stampa a Tirana con il commissario europeo per l’Allargamento e le Politiche di vicinato, Oliver Varhelyi, al termine del loro incontro. “Abbiamo avuto un dibattito ampio e molto aperto, come sempre, sull’attualità del processo di integrazione. Sulle relazioni regionali. Naturalmente anche legato alla situazione bellica in Ucraina. Così come con le sue conseguenze. Sull’economia dei nostri Paesi. E abbiamo sicuramente parlato della prossima, imminente tappa, la riunione del Consiglio europeo dove si tornerà a discutere la questione dell’apertura o meno della prima Conferenza intergovernativa tra Albania e Unione europea”, ha dichiarato Rama commentando l’incontro.
Secondo Rama, la questione dello stallo dei negoziati “non è collegata a ciò che abbiamo fatto o non abbiamo fatto in Albania”, né “a una qualsiasi riserva del Consiglio europeo all’Albania, perché non c’è alcuna riserva, ma è legata al veto della Bulgaria contro la Macedonia del Nord”. In questo contesto, Rama ha spiegato di avere informato il commissario europeo del fatto che “abbiamo condotto un processo di consultazione nazionale con i cittadini albanesi a cui è stato chiesto se sarebbero stati d’accordo o meno se anche dopo questi 6 mesi, alla fine della presidenza francese, la situazione dovesse rimanere invariata” e se quindi “l’Albania dovesse cambiare rotta e chiedere apertamente la separazione dalla Macedonia del Nord”. Ma fino ad alla prossima riunione del Consiglio europeo, “siamo assolutamente d’accordo che entrambi i Paesi devono aprire i negoziati insieme”, ha affermato Rama.
