TIRANA – Il governo serbo ha deciso di inviare 30 mila tonnellate di grano all’Albania. Lo ha dichiarato il presidente della Serbia, Aleksandar Vucic, secondo quanto riferito dal quotidiano albanese “Albanian daily news”. Vucic ha inoltre detto di voler fare un’eccezione alla decisione di non esportare frumento, per la quale 30 mila tonnellate di grano e una minore quantità di mais saranno inviate in Albania. Nell’informare la stampa delle sue decisioni, il presidente ha dichiarato che i cittadini serbi non avranno nulla di cui preoccuparsi, in quanto le riserve statali sono più che sufficienti.
Dal canto suo, l’Albania sta affrontando una crisi economica direttamente causata dalle decisioni del presidente russo Vladimir Putin, che da un mese ha invaso l’Ucraina e messo in discussione l’autosufficienza di molti Paesi europei. Infatti, molti albanesi vivono con meno di 5 mila euro all’anno e un terzo della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, l’aumento del prezzo del grano è perciò una concreta difficoltà. Proprio oggi, il vice primo ministro albanese, Arben Ahmetaj, durante un dibattito in Parlamento, ha dichiarato che l’aumento dei prezzi in Albania è il risultato dell’invasione russa dell’Ucraina. Nel frattempo proteste diffuse hanno investito il Paese: sabato scorso, migliaia di persone hanno manifestato a Tirana contro l’aumento dei prezzi del carburante, che sono saliti di oltre il 40 per cento a livello nazionale in una settimana. Riunita nel centro di Tirana, la folla ha marciato verso la sede del governo esponendo cartelli e scandendo slogan contro il governo del primo ministro, Edi Rama.