Siamo assolutamente certi che quello che stiamo per fare sia necessario o possiamo adottare una soluzione alternativa?
Apprestandoci a compiere un’azione, soprattutto quelle tipiche della nostra quotidianità, iniziamo a prendere la sana abitudine di fermarci, chiedendoci: “serve davvero?”
Scopriremo, se avremmo risposto onestamente, che la maggior parte delle attività che eseguiamo nella giornata potrebbero raggungere il medesimo fine anche con altri mezzi.
Vediamo.
LA LUCE: serve davvero accenderla di giorno o basta tirare più su la tapparella?
L’ACQUA: serve davvero lasciarla scorrere quando ci laviamo i denti o possiamo chiudere il rubinetto mentre siamo intenti a passare lo spazzolino tra molare e canino?
IL FRIGORIFERO: serve davvero stare ore a scegliere il gusto dello yogurt per la colazione o il tipo di affettato per la merenda, tenendo il frigo aperto. Non possiamo aprire lo sportello avendo già le idee chiare?
LA LAVATRICE: serve davvero impiegare questo energivoro elettrodomestico per lavare ogni cosa sia lavabile o possiamo anche impiegare il tradizionale olio di gomito e sapone di marsiglia, almeno per slip e fazzoletti per il naso (mica userete i kleenex,vero?)?
LA LAVASTOVIGLIE: serve davvero effettuare cicli, anche se notturni, per 4 piatti, 8 posate, 6 bicchieri e 2 pentole (guai a chi risponde che usa stoviglie di plastica)?
L’ASCIUGATRICE: serve davvero far asciugare “artificiosamente” i panni appena lavati (speriamo a mano) in queste calde giornate estive? Sfruttiamo uno dei pochi vantaggi di questo caldo torrido, facciamoci furbi!
IL CIBO: serve davvero comprare il pane, oggi, o possiamo tranquillamente mangiare quello avanzato di ieri, magari preparando anche una gustosa panzanella (per gli interessati, ecco la ricetta https://www.ponteadriatico.it/cucina/view?id=48&lang=it)?
LA FRUTTA E LA VERDURA: serve davvero comprarne in quantità industriali, riempendo frigo ed ogni dove, per poi gettarne metà – naturalmente oggetto di decomposzione microbica potenziata negli effetti dal calore agostano – nei rifiuti? Compriamo il necessario e compiliamo una rigorosa lista della spesa: acquistiamo sole le voci inserite; non facciamo prendere la mano da prodotti solo perchè…vicino alle casse!
GLI ABITI: serve davvero comprare quella t-shirt, anche se meravigliosamente glamour, avendone un migliaio stipate nell’armadio, molte delle quali mai indossate? Cerchiamo bene e troveremo quella giusta anche per oggi.
I RIFIUTI: serve davvero fare la raccolta differenziata? L’interrogativo, in questo caso, è retorico, sebbene è probabile che – ancora – qualcuno non abbia ben chiara l’importanza di un piccolo gesto che sposti la bottiglietta di plastica dal bidoncino casalingo dell’indifferenziata a quello messo a d’uopo per la plastica.