Parliamo di due “lavorazioni” culinarie che ci arrivano direttamente dalla nostra tradizione contadina e che vorremmo divulgare perché non si perdano nei meandri del tempo.
Iniziamo con le melanzane.
Le nostre nonne, che non avevano a disposizione grandi supermercati ricchi di una grandissima varietà di ortaggi durante tutto l’anno, conoscevano mille e un trucco per conservare frutta e verdura molto a lungo.
Per poter assicurarsi gustose melanzane anche in estate, per esempio, in inverno le tagliavano a rondelle, dopo averle ben pulite, le innaffiavano con succo di limone e poi le cospargevano con il miele.
Le lasciavano così macerare in un vaso di vetro a chiusura ermetica pieno di olio d’oliva insieme ad uno spicchio di aglio, un pizzico di coriandolo, basilico e menta piperita.
Da otto settimane a partire da quel momento, le melanzane sarebbero state pronte per essere mangiate.
PREPARATO DI AGLIO E SCALOGNO
L’aglio e lo scalogno acquisiscono un sapore molto raffinato se li si lascia macerare in olio di oliva.
Dopo averli sbucciati, avendo avuto cura di lasciarli comunque una leggera pellicola protettiva, si mettono a scaldare in olio come se si dovesse preparare un soffritto per 15 minuti.
Poi si travasano in un barattolo di vetro insieme con l’olio, si chiude ermeticamente e si conservano in frigo per un mese prima di utilizzarli.