Ci siamo. Da oggi, 1 luglio 2019 lo scontrino fiscale, tanto amato dai consumatori in quanto prova tangibile d’acquisto indispensabile per la garanzia, eventuali cambi merce ed altre contingenze di natura commerciale varie ed eventuali, quanto odiato da molti esercenti, che -colpa sua- non possono “occultare” eventuali incassi extra, si trasforma.
In realtà, rimarrà uguale a sé nella forma, modificandosi radicalmente nella sostanza. Non avrà più valenza fiscale, ma il suo sarà unicamente un valore commerciale. Rimarrà prova d’acquisto che ogni acquirente dovrà conservare ma solo per gli usi di cui sopra; non ci sarà più l’eventualità di doverlo esibire alla guardia di finanza fuori dall’esercizio commerciale che lo abbia emesso.
Finisce l’era dei controlli random, anti- evasione del fisco. La macchina che emetterà il nuovo scontrino, registrerà nel suo software ogni movimento di cassa che puntualmente sarà inviato all’ufficio delle entrate con frequenza giornaliera. Non sarà, più, possibile fraudare lo stato, almeno in teoria.
Si ricorda, infine, che lo scontrino commerciale di nuova concezione continuerà ad essere impiegato nelle dichiarazioni dei redditi per scaricare eventuali spese sostenute come quelle per i farmaci.
Gli esercenti da oggi dovrebbero essere attivi con il nuovo scontrino, con eccezion fatta per le attività con un volume di affari che arriva a 400 mila euro per i quali la scadenza fissata è fine anno.
Dunque stiamo a vedere.