14.9 C
Roma
mercoledì, Maggio 1, 2024
No menu items!
Home SCIENZA L'udito continua a funzionare fino agli ultimi istanti di vita?

L’udito continua a funzionare fino agli ultimi istanti di vita?

- Annuncio pubblicitario -
- Annuncio pubblicitario -

L’udito è l’ultimo dei sensi ad abbandonarci: chi sta per morire sente i suoni dell’ambiente circostante, ma non sappiamo se comprenda il significato delle parole.

Le ultime parole che diciamo ai nostri cari prima di lasciarli andare arrivano a destinazione o si perdono nel nulla?

Anche se in punto di morte e incoscienti, durante gli ultimi istanti della nostra vita riusciamo ancora a percepire i suoni intorno a noi: è quanto svela una ricerca pubblicata su Scientific Reports, che tuttavia non dà certezze sulla sorte delle parole che pronunciamo ai nostri cari prima di salutarli per sempre: «Il cervello dei pazienti analizzati ha risposto agli stimoli uditivi», spiega Elizabeth Blundon, uno degli autori: «ma non possiamo affermare con certezza che stessero ricordando, che riconoscessero le voci o capissero ciò che udivano».

Grazie all’elettroencefalografia, un metodo che consente di registrare l’attività elettrica dell’encefalo, gli studiosi hanno potuto monitorare l’attività del cervello di un gruppo di pazienti incoscienti durante le loro ultime ore di vita, confrontandola con quella di altri pazienti coscienti e di un gruppo di controllo sano. In particolare, gli esperti hanno cercato nei tracciati registrati dalle macchine la presenza di segnali elettrici cerebrali chiamati MMN, P3a e P3b, che si attivano quando il cervello riconosce dei suoni anomali in una sequenza ripetitiva. «La maggior parte dei pazienti incoscienti ha mostrato di reagire inviando dei segnali MMN, e alcuni hanno anche mostrato delle risposte P3a e P3b», si legge sulla ricerca.

È importante sottolineare che riconoscere alcuni suoni non significa comprenderne il significato: non è affatto chiaro se una persona che sta per morire possa capire le parole che le vengono dette, riconoscendo la voce di chi sta parlando, oppure se percepisca solamente dei suoni senza distinguerli. Tuttavia, Romayne Gallagher, uno degli autori dello studio, sottolinea il fatto che la ricerca «dà credito ai racconti di infermieri e medici, secondo i quali i pazienti che stanno per morire traggono conforto dalle parole dei loro cari».

(focus.it)

- Annuncio pubblicitario -
- Annuncio pubblicitario -
- Annuncio pubblicitario -
- Annuncio pubblicitario -
- Annuncio pubblicitario -

ultimi articoli

Europarlamento, stop ad auto diesel e benzina dal 2035

STRASBURGO - L'Europarlamento ha avallato la proposta della Commissione europea di terminare le vendite di auto nuove a benzina e diesel nel 2035. L'emendamento...

Concorso canoro “Voglia di cantare”

Scarica qui il regolamento e il modulo di adesione. Gara Karaoke THE 1 ONE

Rama: “Open Balkan più importante con guerra in Ucraina”

TIRANA - La guerra in Ucraina rende l’iniziativa Open Balkan “più importante” nel contesto internazionale e regionale. Lo ha detto il premier albanese, Edi...

Berisha si allea con Meta per battere Rama

TIRANA - L'ex presidente e leader del Partito democratico albanese, Sali Berisha, e il presidente uscente del Paese, Ilir Meta, intendono creare un fronte...
- Annuncio pubblicitario -