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“L’Italia può ottenere dall’Azerbiagian il doppio del gas che riceve”

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BAKU (Azeirbaigian) – E’ iniziata a Shusha il 28 aprile, e proseguita il 29 aprile presso l’Università Ada di Baku, la conferenza internazionale “Caucaso meridionale: sviluppo e cooperazione”, alla quale è intervenuto il presidente della Repubblica dell’Azerbaigian Ilham Aliyev. Parlando della situazione internazionale, il presidente ha sottolineato che l’Azerbaigian sostiene “l’integrità territoriale dell’Ucraina, come altri paesi, e lo dichiariamo apertamente, non ci nascondiamo dietro un albero. Sì, non neghiamo di avere buone relazioni con la Russia. In nessun caso i principi del diritto internazionale dovrebbero essere distorti a causa della superiorità politica”.

Ilham Aliyev, presidente Azerbaigian

Tra i rappresentanti italiani all’evento Daniel Pommier Vincelli, ricercatore dell’Università Sapienza di Roma, che ha ricordato il recente colloquio telefonico tra il presidente Ilham Aliyev e il presidente del Consiglio Mario Draghi e la visita ufficiale del ministro Luigi Di Maio in Azerbaigian all’inizio di aprile, e ha rivolto una domanda al Presidente sul possibile aumento di fornitura di gas dall’Azerbaigian all’Italia. A tal proposito Aliyev ha sottolineato che l’Azerbaigian ha adempiuto a tutti i suoi obblighi sulla questione gas e che il lavoro sui contratti firmati con i consumatori viene implementato al cento per cento.

“Oggi il gas dell’Azerbaigian viene esportato in Georgia, Turchia, Bulgaria, Grecia e Italia. L’anno scorso, l’Italia, insieme alla Turchia, è diventata il principale destinatario di gas azerbaigiano. Più di 9 miliardi di metri cubi. Naturalmente pianifichiamo i nostri progetti di sviluppo del gas sulla base dei contratti esistenti. Gli accordi attuali prevedono un tale volume. Non vogliamo produrne molto perché non ci sono acquirenti. Se ce n’è bisogno, bisogna prima guardare alle fonti. Perché la nostra produzione è pensata per il mercato interno e per l’export. Non volevamo produrre di più perché non c’erano acquirenti a cui vendere. In questa situazione, abbiamo ricevuto richieste non solo dall’Italia, ma anche da altri paesi europei per aumentare le forniture. Prima di tutto, dobbiamo trovare le fonti. Ciò sarà in parte dovuto all’ottimizzazione delle perdite di gas domestiche. In parte sarà la sostituzione del gas naturale con l’energia solare ed eolica, e l’altra parte sarà dovuta alla nuova produzione. Prevediamo la produzione da nuovi giacimenti l’anno prossimo. Il giacimento di Absheron dispone già di 1,5 miliardi di metri cubi di gas in più. Abbiamo aspettative anche da altri giacimenti”, ha affermato il capo dello Stato.

Il presidente ha parlato anche dell’importanza della capacità dei gasdotti, del Corridoio Meridionale del Gas, incluso Tanap e Tap che ne fanno parte. “Tanap ha una capacità di 30 miliardi di metri cubi e Tap ha una capacità di 10 miliardi di metri cubi. Come mai? Secondo il mercato. Perché dovevamo esportare in Italia 8 miliardi di metri cubi di gas. A tal fine, gli azionisti di Tap, tra cui Socar, che detiene una quota del 20 per cento, l’hanno progettato senza costi aggiuntivi. Non ci aspettavamo gas aggiuntivo nel prossimo futuro. Pertanto, il progetto di Tap era diverso. È possibile espandere le sue capacità? Sì, questo è possibile aumentando il numero delle stazioni di pompaggio. Può essere aumentato a 20 miliardi di metri cubi. In altre parole, l’Italia può ottenere il doppio di quanto riceve oggi. A tal fine, il team Tap deve riunirsi”. Il presidente Ilham Aliyev ha evidenziato che tale argomento ha fatto parte delle sue discussioni con il presidente del Consiglio Mario Draghi ed il ministro Di Maio.

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