Il settore più in crisi in assoluto, sull’intero globo, si sta rivelando quello bancario.
Incertezze economiche, innovazioni tecnologiche e libera concorrenza le principali cause di un triste fenomeno, che pare inarrestabile.
Nel 2019 si sono persi 80 mila posti di lavoro, tra occidente ed oriente.
Solamente nelle prime settimane di dicembre sono stati 1500 “i ben serviti” della Morgan Stanley, che vanta più di 60 mila impiegati nel mondo.
Da gennaio 2019 oltre 50 grandi gruppi mondiali hanno licenziato 77.780 mila dipendenti, numero molto alto e secondo solo all’anno 2015 in cui si registrò una perdita di 91.448 mila posti di lavoro in banca.
I gruppi bancari europei si sono aggiudicati l’82% dei tagli totali, per un complessivo di 63.611 mila posti di lavoro andati…persi.
7.669 mila in nord America.
3.500 mila in America Latina.
2.487 mila in Medio Oriente ed Africa.
513 mila nell’area Asia-Pacifico.
E non finirà qua.
Deutsche bank ha annunciato 18 mila licenziamenti entro il 2022.
Unicredit si ridurrà del 9% entro il 2023, chiudendo ben 500 filiali.
A seguire anche Santander, Commerzbank, Hsbc, Barclays che non saranno da meno, purtroppo.
(fonte ilsole24ore.com)
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