Il movie, in uscita nella sale cinematografiche di tutto il mondo, è finito nell’occhio del ciclone che dal virtuale, brevi tempore, si è trasposto nel reale.
Il motivo di tanto scandalo è una canzone, Rock and Roll part II, che viene suonata in una scena tra le più pregnanti del film.
A suscitare scalpore e sdegno non è il contenuto del brano scelto, ma il suo autore: Gary Glitter, un cantautore tutt’ora in carcere a scontare una pena di 16 anni per tentato stupro, aggressione sessuale e sesso con minore.
Secondo il pubblico britannico, non è ammissibile che il soggetto possa ricevere denaro, arricchendosi, considerandone condotta passata e condizione presente.
Twitter diretti e senza possibilità di revoca si stanno susseguendo, in queste ore, per boicottare la pellicola, che sta riscuotendo un successo enorme nelle sale.
Quale giustizia verrà seguita: il buon senso o il cattivo interesse?