La Banca Mondiale ha stimato che negli anni 2017-2022 lasceranno il paese delle Aquile 40 mila albanesi.
Un trend che rimarrà inalterato fino all’anno 2050, che provocherà una drastica riduzione numerica della popolazione d’Albania, quantificata in 28 mila individui, anche causata da un tasso di crescita, ormai, prossimo allo zero.
Dati ISTAT hanno rilavato che nell’anno 2017 il tasso di crescita naturale è stato pari a 7130 albanesi, valore considerato il più basso dal 1923, a partire dal quale e fino al 1945 si sono registrate medie di 18 mila persone.
Continuando così le cose, al popolo albanese si profilano due possibili scenari.
E’ possibile che nell’anno 2100 la popolazione albanese sarà ridotta a soli 860 mila abitanti.
E’ probabile che, considerando anche gli albanesi che potrebbero far ritorno nel paese, il numero degli abitanti del paese delle Aquile rimanga il medesimo di quello odierno, 2,8 milioni di persone.
Una ipotesi catastroficamente pessimistica, la prima.
Una previsione più positiva, ma – certamente – non rosea la seconda.
Poiché “in medio stat virtus” uno studio recente stima pari a 1,6 milioni il numero effettivo degli albanesi che saranno entro i loro confini tra 81 anni.
860 mila. 2,8 milioni. 1,6 milioni: ad oggi non possiamo sapere quale sia il numero più vicino al vero, possiamo – però – utilizzarli tutti e 3 per iniziare a pensare.