È uscito il 15 novembre nelle librerie italiane ed è disponibile su diversi siti il libro “Dove i bunker diventano coccinelle” edito da Besa nella Collana Entropie. Si tratta di un excursus sull’Albania e sul suo popolo a partire dall’ascesa dell’Impero Ottomano che ha determinato le sorti dello stato balcanico per oltre quatto secoli, sino ai giorni nostri. Il testo si propone di sottolineare e spiegare in poco più di 100 pagine dense di storia, ma di facile lettura, i complessi meccanismi che si riscontrano nell’odierna Albania, la cui realtà è frutto di un passato travagliato, di dominazioni e influenze esterne, ma come si può notare anche di un solido legame con il territorio che si traduce in un forte senso identitario definito “albanismo”, un nazionalismo sui generis. È proprio quest’ultimo che distingue il popolo albanese dalle altre popolazioni balcaniche e, più in generale, europee.
L’Albania si colora pagina dopo pagina di dettagli fondamentali che permettono al lettore di conoscere e capire le varie evoluzioni. Il concetto di “albanismo” permea l’intero volume e spiega molte cose su questo popolo, che registra in Italia una massiccia presenza. Nell’ultimo capitolo, intitolato Albania 2.0 si apre un nuovo tema che riguarda l’Albania di oggi e il fenomeno che si sta però realizzando in maniera sempre più massiccia: siamo di fronte a un’inversione dei flussi, ovvero un rientro da parte di cittadini albanesi residenti all’estero, ma anche di cittadini italiani che scelgono l’Albania come terreno fertile per nuove attività. A seguito della difficile transizione democratica degli anni Novanta, il Paese oggi sta vivendo una vera e propria rinascita economica, cultuale e sociale, diventando il luogo dove i bunker enveristi diventano coccinelle – come sottolineano il titolo e la copertina del libro e dove tradizione e modernità stanno iniziando a camminare insieme. Chi visita oggi l’Albania trova un Paese ricco di contraddizioni, ma permeato da una grande energia e da altrettanto dinamismo. Tutti i settori – tra cui quello turistico – sono in continua espansione e si registra ogni anno un maggior flusso di visitatori stranieri. Tutti questi temi sono trattati nella parte finale che vuole essere un sunto della storia precedentemente descritta, quella di un Paese, e un popolo, sempre al centro di interessi contrastanti che solo recentemente sta formando una coscienza di Stato. L’Albania raccontata nell’ultima parte del libro è quella vista attraverso gli occhi di Marjan, Dorina, Ilir, Altin, Vincenc e tanti altri cittadini albanesi che grazie a un viaggio di andata e ritorno hanno arricchito loro stessi e il Paese dal quale provengono.
“Dove i bunker diventano coccinelle”è disponibile sul sito www.besaeditrice.it
Elena Pagani