“A volte penso che il segno più certo dell’esistenza di una vita intelligente da qualche parte dell’Universo è il fatto che nessuno mai ha provato a contattarci”. William Watterson
UFO.
Acronimo inglese di UNIDENTIFIED FLYING OBJECT, OGGETTO VOLANTE NON IDENTIFICATO.
Coniato nel 1952 dalla AIR FORCE STATUNITENSE per indicare gli oggetti che, anche in seguito alle verifiche di esperti, resistono all’identificazione.
UFO – spiega l’astrofisico PERRI – significa dunque “ho visto qualcosa nel cielo e non l’ho riconosciuto” e non “ci sono alieni nel cielo e ci spiano per preparare una invasione”.
GLI AVVISTAMENTI
Bizzarri avvistamenti nel cielo ci sono sempre stati.
Nel 343 a.c. il condottiero greco TIMOLEONE vide una “torcia volante” durante un viaggio in mare tra Corinto e la Sicilia.
Probabilmente trattavasi di un BOLIDE, cioè di una METEORA molto luminosa, al momento però ancora ignota, da far suppore al condottiero di aver mangiato cibo avariato…
I DISCHI VOLANTI
Nel 1947 l’aviatore Kenneth Arnold, durante un volo sullo STATO DI WASHINGTON, vide un gruppo di 9 oggetti strani in formazione.
Per giorni non si parlò che di questo avvistamento, per il quale fu coniata l’espressione “disco volante”.
Come finì la cosa?
Messa a tacere DELL’AERONAUTICA MILITARE che l’archiviò come “miraggio”.
E da quel dì, era il 24 giugno, nel mondo gli avvistamenti si susseguono a milioni.
In Italia ne sono stati censiti oltre 19.000.
E volete sapere la verità?
Quasi tutti sono ben identificabili, almeno 90 su 100.
Che si tratti di luci lontane o flares di satelliti artificiali poco importa.
E i restanti 10?
La risposta arriverà prossimamente.
Abbiate fede…