L’eccessivo consumo di zucchero, sia nei negli alimenti solidi sia liquidi, non fa bene al nostro benessere.
Questo è risaputo.
Quello che potrebbe sfuggirci, ancora, perché oggetto di studio e ricerca di questi ultimissimi giorni, è la correlazione consumo di bevande zuccherine-rischio di cancro.
Ricercatori dell’Agenzia francese per la salute in collaborazione con la Nutritional Epidemology Research Team (Eren) si sono occupati di risolvere questo enigma, giungendo alla conclusione, pubblicata sul British Medical Journal, che il consumo regolare e quotidiano di bevande gassate aumenta del 18% il rischio di cancro.
Gli scienziati si sono serviti di un campione di individui, 100 mila adulti (79% donne), di cui hanno attentamente valutato il regime alimentare tenuto nell’arco di tempo tra il 2009 ed il 2017.
In particolare, hanno sottoposto i soggetti a questionari con cadenza semestrale, in cui veniva chiesto loro di indicare le abitudini alimentari, con particolare riferimento al consumo di oltre 3000 bevande.
Mediamente, il consumo giornaliero di bevande zuccherate è stato di 90ml per gli uomini e 74ml per le donne.
Se tali valori raggiungono i 100ml allora il rischio di contrarre il cancro aumenta del 18% nei soggetti maschili e del 22% in quelli femminili (cancro al seno).
Trattasi, è evidente, di risultati di tipo osservazionale e, a tutt’oggi, non vi è ancora alcuno studio che metta in chiara luce il nesso causa effetto tra consumo di bevande zuccherate e rischio di cancro.
Ipotesi se ne stanno facendo.
Gli stessi firmatari della ricerca di cui sopra, ritengono che una delle principali cause dell’aumento dei casi di cancro nei soggetti che consumano oltre 100ml di bevande zuccherate al dì, possa essere riconducibile oltre al glucosio, di per sé, anche alla presenza di additivanti di sintesi.
Il glucosio, infatti si sa, interagisce in modo negativo con fegato, pancreas e circolazione sanguigna e da qui potrebbe innescarsi una reazione a catena con gravi peggioramenti finanche il cancro.
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