Gli incendi non si placano e tra le conseguenze disastrose dell’inferno australiano vi è anche la sete insostenibile dei cammelli.
I cammelli d’Australia non resistono più alla mancanza di acqua e, muovendosi in grandi gruppi, si avvicinano minacciosi alle comunità di aborigeni, mettendoli in grave pericolo.
Da qui la tremenda decisione.
Anangu Pitjantjatjara Yankunytjatjara Lands, amministrazione dell’estremo nordovest del Paese, ha programmato un abbattimento controllato di almeno 10 mila esemplari di cammelli australiani che durerà 5 giorni.
Un rimedio estremo ad una tragedia incommensurabile, considerando che – già – l’Australia conta 1 miliardo di vittime animali e che i cammelli sono considerati sacri per alcune tribù indigene.
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