Basta. E’ arrivato il momento. Non possiamo più indugiare.
Troppo parlarne fa male. Crea fantasmi tremendi. Offusca la conoscenza.
Oggetto del presente scritto è “lui”, il celeberrimo, famigerato, amato, tutelato, salvaguardato, condiviso … (mettiamoci un punto perché potremmo andare avanti all’infinito facendo seguire passati prossimi a passati prossimi in un divenire continuum): AMBIENTE.
Anzi, prima del punto inseriamo un ultimo aggettivo: inflazionato.
Ecco, sì: oggi tutto e tutti sono green, dal cibo alla politica che, insieme col verde, è un pò gialla…
Ma, che cosa è l’ambiente? Quanti di voi sono in grado di dare unna risposta esaustiva a questo interrogativo altrettanto preciso?
Certamente qualcuno sarà in grado di farlo e nel più corretto dei modi; altri si avvicineranno alla verità, altri ancora arrancheranno nel mare di news virtuali in cui quotidianamente tutti ci immergiamo più e più volte al dì, pensando di navigare con una rotta precisa, forse.
In aiuto di costoro (gli ambiental-arrancatori) cerchiamo di andare noi, adoperandoci per far luce sul concetto di AMBIENTE nella sua accezione più ampia ed onnicomprensiva.
Riportiamo un articolo di qualche anno fa, ma sempre attuale.
AMBIENTE e NATURA
Di Dr.ssa Ludovica Ambrogetti – gennaio 25, 2012
La puntuale definizione del concetto di AMBIENTE è quella riportata nell’allegato I “Componenti e Fattori Ambientali” del DPCM 27.12.1988 “norme tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale ai sensi dell’art. 6 della Legge 349/86.
Essa definisce l’ambiente come l’interazione continua dei seguenti componenti e fattori:
-Atmosfera: qualità dell’aria e caratterizzazione meteo – climatica
-Ambiente idrico: acque sotterranee ed acque superficiali (dolci, salmastre, marine) considerata come
componenti, ambienti e risorse
-Suolo e Sottosuolo: intesi sotto il profilo geologico, geomorfologico e pedologico, nel quadro dell’ambiente in esame, ed anche come risorse non rinnovabili
-Vegetazione, Flora, Fauna: formazioni vegetali ed associazioni animali, emergenze più significative, specie protette ed equilibri naturali complessi di componenti e fattori fisici, chimici e biologici tra loro interagenti ed interdipendenti, che formano un sistema unitario e identificabile (quali un lago, un bosco, un fiume, il mare) per propria struttura, funzionamento ed evoluzione temporale
-Salute pubblica: come individui e comunità
-Rumore e vibrazioni: considerati in rapporto all’ambiente sia naturale che umano
-Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti: considerati in rapporto all’ambiente sia naturale, che umano
-Paesaggio: aspetti morfologici e culturali del paesaggio, identità delle comunità umane interessate e relativi beni culturali.
L’ambiente, quindi, è altro – diverso – dalla “natura” o meglio l’ambiente comprende anche la natura, ma non può unicamente essere identificato con essa.
Il concetto di ambiente è totalizzante ed onnicomprensivo e qualsiasi decisione che lo riguardi non può non essere condotta senza tenere in paritetica considerazione tutti i quei fattori e componenti che lo costituiscono.
Valutare in modo corretto l’impatto (negativo o positivo) che una certa opera antropica, sia in fase di realizzazione sia in pieno esercizio, implica necessariamente analizzare tutti i parametri che entrano in gioco, ricadenti nella definizione di cui sopra, assegnando a ciascuno di essi un preciso indice identificativo ed il relativo peso (importanza relativa).
Qualsiasi analisi non condotta secondo questo iter olistico non porterà a risultati scientificamente e razionalmente corretti.
E fu così che nacque la VIA, che dovrebbe essere maestra, ma non sempre riesce . . .