NEW YORK – Le Nazioni Unite e i partner umanitari hanno lanciato un appello d’emergenza coordinato per un totale di 1,7 miliardi di dollari per fornire urgentemente sostegno umanitario alle persone in Ucraina e ai rifugiati nei Paesi vicini. Lo rende noto l’Onu in un comunicato. L’escalation del conflitto ha innescato un aumento immediato e vertiginoso dei bisogni umanitari data l’interruzione delle forniture e dei servizi essenziali e la fuga dei civili dai combattimenti. L’Onu stima che 12 milioni di persone all’interno dell’Ucraina avranno bisogno di soccorso e protezione, mentre più di 4 milioni di rifugiati ucraini potrebbero aver bisogno di protezione e assistenza nei paesi vicini nei prossimi mesi.
“Le famiglie con bambini piccoli sono nascoste negli scantinati e nelle stazioni della metropolitana o fuggono per salvarsi la vita al suono terrificante delle esplosioni e delle sirene”, ha affermato il sottosegretario generale per gli Affari umanitari e coordinatore degli aiuti di emergenza delle Nazioni Unite, Martin Griffiths. “Il numero delle vittime sta aumentando rapidamente. Questa è l’ora più buia per il popolo dell’Ucraina. Dobbiamo incrementare la nostra risposta ora per proteggere le vite e la dignità dei cittadini ucraini. Dobbiamo rispondere con compassione e solidarietà”, ha aggiunto. L’appello d’emergenza chiede 1,1 miliardi di dollari per assistere 6 milioni di persone in Ucraina per un periodo iniziale di tre mesi. Il programma include assistenza multiuso in contanti per le persone più vulnerabili, assistenza alimentare, acqua e servizi igienici, sostegno all’assistenza sanitaria e ai servizi educativi, e assistenza per la ricostruzione delle case danneggiate.
Il piano mira anche a fornire sostegno alle autorità per mantenere e stabilire centri di transito e accoglienza per gli sfollati e prevenire la violenza di genere. Gli operatori umanitari avranno bisogno di un accesso sicuro e senza ostacoli a tutte le aree colpite dal conflitto, secondo i principi umanitari fondamentali di umanità, neutralità, imparzialità e indipendenza operativa. Con oltre mezzo milione di rifugiati fuggiti dall’Ucraina nei Paesi vicini solo negli ultimi cinque giorni, e molti altri previsti, il sostegno è necessario anche per soddisfare le esigenze pressanti di coloro che cercano protezione fuori dal Paese.
“Stiamo assistendo a quella che potrebbe diventare la più grande crisi di rifugiati in Europa del secolo”, ha affermato l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi. “Abbiamo visto un’enorme solidarietà e ospitalità da parte dei Paesi vicini nell’accogliere i rifugiati, anche da parte delle comunità locali e dei privati cittadini, e sarà necessario molto più sostegno per assistere e proteggere i nuovi arrivati”, ha aggiunto. Un Piano di risposta regionale per i rifugiati (Rrp) per la situazione in Ucraina chiede una somma preliminare di 550,6 milioni di dollari per aiutare i rifugiati in Polonia, Repubblica Moldova, Ungheria, Romania e Slovacchia, così come in altri Paesi della regione, al fine di aiutare i Paesi ospitanti a fornire riparo, articoli umanitari di emergenza, assistenza in denaro, salute mentale e sostegno psicosociale a coloro che sono fuggiti dall’Ucraina, comprese le persone con bisogni specifici, come i bambini non accompagnati.