BRUXELLES – Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato un pacchetto di misure per rispondere alla decisione della Federazione Russa di procedere al riconoscimento delle zone non controllate dal governo degli oblast di Donetsk e Luhansk in Ucraina come entità indipendenti, e la successiva decisione di inviare truppe russe in queste zone. Gli atti giuridici, compresi i nomi delle persone interessate, saranno pubblicati nella Gazzetta ufficiale, come ha reso noto il Consiglio dell’Ue. Il pacchetto concordato include misure restrittive mirate; restrizioni alle relazioni economiche con le zone non controllate dal governo degli oblast di Donetsk e Luhansk; restrizioni finanziarie. Per quanto riguarda le misure restrittive mirate, nel quadro delle sanzioni esistenti, l’Ue estenderà le misure restrittive a tutti i 351 membri della Duma di Stato Russa, che hanno votato il 15 febbraio a favore dell’appello al presidente Vladimir Putin di riconoscere l’indipendenza delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk.
I dettagli delle sanzioni Ue
Misure restrittive mirate saranno imposte anche “ad altri 27 individui ed entità di alto profilo, che hanno avuto un ruolo nel minare o minacciare l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina”, ha spiegato il Consiglio. Questi includono decisori come membri del governo, che sono stati coinvolti nelle decisioni illegali; banche e uomini d’affari/oligarchi che sostengono finanziariamente o materialmente le operazioni russe nei territori di Donetsk e Luhansk, o ne beneficiano; alti ufficiali militari, che hanno avuto un ruolo nell’invasione e nelle azioni di destabilizzazione; e individui responsabili di condurre una guerra di disinformazione contro l’Ucraina. Le misure restrittive includono il congelamento dei beni e il divieto di mettere fondi a disposizione degli individui e delle entità elencate. Inoltre, un divieto di viaggio applicabile alle persone elencate impedisce loro di entrare o transitare attraverso il territorio dell’Ue.
Divieto di importazione merci Donetsk e Luhansk
Per quanto riguarda le restrizioni alle relazioni economiche con le zone non controllate dal governo degli oblast di Donetsk e Luhansk, il Consiglio ha spiegato che le nuove misure prenderanno di mira il commercio dalle due regioni non controllate dal governo verso e dall’Ue, “per garantire che i responsabili sentano chiaramente le conseguenze economiche delle loro azioni illegali e aggressive”. La decisione di oggi introdurrà in particolare un divieto di importazione di merci dalle aree non governative degli oblast di Donetsk e Luhansk, restrizioni al commercio e agli investimenti relativi a certi settori economici, un divieto di fornire servizi turistici e un divieto di esportazione per certi beni e tecnologie. Per quanto riguarda le restrizioni finanziarie, il Consiglio ha deciso di introdurre un divieto settoriale di finanziare la Federazione Russa, il suo governo e la Banca Centrale. Limitando la capacità dello Stato e del governo russo di accedere ai capitali e ai mercati e servizi finanziari dell’Ue, l’Unione mira a limitare il finanziamento di politiche escalative e aggressive.
Nuovo appello a favore della diplomazia
“L’Ue esorta la Russia a revocare il riconoscimento delle aree non controllate dal governo degli oblast di Donetsk e Luhansk, a mantenere i suoi impegni, a rispettare il diritto internazionale e a ritornare alle discussioni all’interno del formato Normandia e del gruppo di contatto trilaterale. L’Ue invita anche gli altri Stati a non seguire la decisione illegale della Russia di riconoscere questa indipendenza proclamata”, ha dichiarato il Consiglio. “L’Ue è pronta ad adottare rapidamente sanzioni politiche ed economiche più ampie in caso di necessità, e ribadisce il suo incrollabile sostegno e impegno per l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti“, si legge ancora nella nota. Gli atti giuridici, compresi i nomi delle persone interessate, saranno pubblicati presto nella Gazzetta ufficiale.
