Se il programma a sostegno dell’agricoltura avviato dal governo albanese e dalla Bers (Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo), dovesse funzionare, ci saranno centinaia di milioni di euro a disposizione del settore: lo ha affermato la direttrice della Bers per l’Europa sudorientale, Sylvia Ganser-Potts, menzionata dall’emittente televisiva albanese “Top Channel”. All’inizio dell’anno le autorità albanesi hanno raggiunto un accordo con la Bers, per un programma che prevede di offrire alle banche operanti in Albania un fondo di almeno 75 milioni di euro, finalizzato a finanziare linee di credito al settore agroindustriale e a condividere con esse il rischio dei prestiti. “L’agricoltura è un settore dal grande potenziale e il governo è molto interessato a promuoverne lo sviluppo. Noi siamo sicuri che questo programma si trasformerà in un grande schema di finanziamento”, ha puntualizzato Ganser-Potts.
L’agricoltura è un settore strategico dell’economia albanese, che offre occupazione al 50% della popolazione rurale e rappresenta circa il 20% del Pil nazionale del Paese. Ciò nonostante , l’agroindustria e’ il settore che ha il minor accesso al credito e ai finanziamenti concessi dalle banche e i prestiti erogati a suo favore rappresentano solo il 2% dell’intero portafoglio, ossia poco più di 40 milioni di euro.
“Si tratta di uno schema innovativo che servirà da modello per altri paesi della regione. Il pacchetto non offre solo finanziamenti, ma anche consulenza, sia per gli istituti di credito che per gli agricoltori”, ha chiarito Ganser-Potts, aggiungendo che “lo schema è molto flessibile. Se vedremo che qualcosa non va bene, interverremo per modificarla, in modo da rendere il programma pienamente funzionale”. Il funzionario della Bers ha spiegato che “attualmente sono state avviate discussioni con le banche e le altre istituzioni finanziarie. Lo schema prevede crediti sia in somme significative che per progetti familiari. Noi speriamo di essere operative già dal prossimo aprile”, ha spiegato Ganser-Potts.
