Si chiama POLYCE il progetto, facente parte del programma HORIZON 2020, finanziato dalla Commissione Europea, che ha come obiettivo prioritario quello di sensibilizzare consumatori e produttori ad un riciclo consapevole dei rifiuti tecnologici.
Questi, infatti, sono costituiti dal 20% di plastica, di cui solo l’1% è riciclata.
Nel 2015 sono state oltre 3 milioni le tonnellate di materiale plastico introdotte, nella sola Europa, da apparecchi ed elettrodomestici hi-tech.
Si stima che questo numero vada crescendo nel futuro prossimo; nel 2020 avremo 12 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, di cui 2.5 milioni saranno le componenti in plastica.
In commercio esistono dispositivi elettronici hi-tech costituiti da elementi in plastica riciclata, ma la maggior parte dei consumatori ancora non ne è a conoscenza.
POLYCE ha sottoposto un campione random di popolazione europea ad un questionario da cui è emerso che oltre la metà di coloro che hanno risposto ai quesiti non era a conoscenza di questa alternativa d’acquisto eco-sostenibile, mentre l’86% di quanti avevano acquistato prodotti riciclati ha affermato di non aver notato alcuna differenza coi dispositivi 100% nuovi.
Un esperimento condotto dal progetto POLYCE, ha dimostrato esattamente questo.
Su un marciapiede sono stati messi 2 aspirapolvere, uno fatto con parti di riciclo e l’altro no.
Ai passanti è stato chiesto di trovare le differenze.
Nessuno vi è riuscito; scoprendole solo dopo aver letto le etichette.
Per ogni tonnellata di plastica riciclata si risparmia una emissione di 3 tonnellate di CO2 in atmosfera, riducendo enormemente, altresì, il numero e le dimensioni di discariche ed inceneritori.