Molte sono le espressioni del nostro linguaggio comune di cui ci avvaliamo, talora anche facendone un uso improprio, senza conoscerne l’origine.
E’ curioso, però, sapere da dove provengano i modi di dire, divenuti – ormai – consuetudini espressivi consolidate, soprattutto quando si rivelano estremamente … interessanti . . .
ROMPISCATOLE
Ecco una espressione di cui tutti ci avvaliamo con frequenza costante, rivolgendosi a chi ci abbia – decisamente – “disturbato” oltremodo e misura.
Sapete da dove ha origine questa espressione?
ROMPISCATOLE etimologicamente è legata al verbo latino RUMPERE, “rompere”, già ampiamente utilizzato anche da Dante col significato di “dare fastidio”, “disturbare”.
CHE SIANO SCATOLE, CORBELLI, ANIMA…QUANDO SI ROMPE E’ SEMPRE UNA ROTTURA…
E GLI ZEBEDEI?
ROMPERE GLI ZEBEDEI COSA SIGNIFICA?
Gli ZEBEDEI erano due APOSTOLI DI GESU’ che venivano così chiamati a causa del padre, di nome ZEBEDEO.
Non è chiaro il salto logico (o illogico) che abbia condotto alla nascita dell’espressione “rompere gli zebedei”.
Si ipotizza che si sia trattato di un uso ed abuso di “qualcosa di sacro” per un modo di dire che sia irriverente, come non di rado accade per altre frasi, che omettiamo per evitare la censura.